PECHINO – ''I Giochi saranno sicuri''. All'indomani dell'attacco terroristico condotto nella regione dello Xinjiang e costato la vita a 16 agenti, il portavoce del Comitato organizzatore dei Giochi (Bocog) Sun Weide ha spiegato: ''Siamo convinti di garantire Giochi sicuri sotto la guida del governo cinese e con l'aiuto della comunità internazionale''. ''Attualmente – ha aggiunto – le misure di sicurezza sono state adottate a 360 gradi, siamo pronti a fronteggiare ogni tipo di minaccia''.
Intanto, il governo cinese ha imposto rigide restrizioni all'accesso dei media stranieri su piazza Tienanmen. Per filmarvi delle interviste o, più semplicemente, per riprendere uno dei luoghi simbolo di Pechino, vestito a festa a tre giorni dal via delle Olimpiadi, sarà necessario seguire una speciale procedura d'accredito. "Allo scopo di mantere un certo ordine nelle attività programmate dai media sulla piazza, i giornalisti devono fissare appositi appuntamenti telefonici col Comitato amministrativo dell'area di Tienanmen", si legge in una nota diffusa sul sito web ufficiale della capitale cinese.
Ieri, nelle vicinanze di piazza Tienanmen, ci sono stati dei tafferugli – subito smentiti dalle autorità – tra la polizia e un gruppo di circa 50 manifestanti. La contestazione è avvenuta nei pressi della blindatissima piazza, teatro della sanguinosa repressione della rivolta studentesca del 1989. I dimostranti hanno dato vita all'iniziativa di protesta affermando di essere stati sfrattati dalle proprie case per far spazio al progetto di ricostruzione dell'antico quartiere di Qianmen.