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Sondaggio Usa, Obama in lieve vantaggio su McCain

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Sondaggio Usa, Obama in lieve vantaggio su McCain
Secondo l'indagine il senatore afro-americano porterebbe a casa il 49% contro il 45% del repubblicano. Il direttore dell'istituto: "I delusi per la sconfitta di Hillary non lo voteranno". Woody Allen: "La sconfitta del candidato democratico sarebbe una vergogna"

Washington, 19 set. – (Adnkronos/Ign) – A sette settimane dal voto presidenziale Barack Obama (nella foto) è di nuovo in testa nei sondaggi anche se di poco. Un'indagine, condotta dall'Università di Quinnipiac, mostra il candidato democratico al 49% contro il 45% del repubblicano John McCain. Il sondaggio, condotto fra l'11 e il 16 settembre, riporta a una situazione simile a un mese fa, prima delle due convention, quando Obama aveva il 47% e McCain il 42%.

Sul rilevamento ha pesato solo in parte il crac finanziario della banca Lehman
, avvenuto dopo che una parte del campione era già stato intervistato. "Il senatore Obama è tornato a dove era prima il cosiddetto slancio delle convention, con un vantaggio di quattro punti – commenta Maurice Carroll, direttore dell'istituto di sondaggi dell'Università – lo scombussolamento democratico, dopo la scelta del governatore Palin come running mate repubblicano sembra assestarsi.Le donne, gli afroamericani e i giovani preferiscono Obama. Gli uomini, gli elettori bianchi e gli evangelici scelgono McCain". C'è poi l'elettore democratico, deluso dalla sconfitta di Hillary alle primarie. "Una persona su quattro che ha votato per la Clinton alle primarie dice ora di essere per McCain", sottolinea Carroll.

Ma Obama raccoglie anche l'appoggio di vasta parte del cinema. Per Woody Allen "una sconfitta del candidato democratico alle elezioni presidenziali americane sarebbe un'umiliazione e una vergogna" per gli Stati Uniti. Obama "è molto meglio" del suo rivale repubblicano John McCain ed è l'unica via d'uscita dopo "otto anni catastrofici, incompetenti e disonesti", ha concluso il regista americano, riferendosi all'attuale presidenza di George Bush.

Intanto il governatore dell'Alaska Sarah Palin, candidata alla vice presidenza per i repubblicani e paladina della lotta agli sprechii, sembra stia realizzando una "strada verso il nulla" dal costo di 26 milioni di dollari sull'isola semideserta di Gravina. Secondo quanto riporta il 'Los Angeles Times' la via parte dal piccolo aeroporto internazionale dell'isola, abitata da 50 persone, e termina nel nulla vicino alla spiaggia. Gli operai sono sempre a lavoro per costruirla, ma i residenti si stanno chiedendo a che scopo. La strada infatti avrebbe dovuto collegarsi al futuro ponte fra Gravina e la vicina isola di Ketchikan, un progetto dal costo di 398 milioni di dollari che è stato annullato.