MILANO – Latorre (Pd), reo di aver passato al “rivale” Italo Bocchino (Pdl) un pizzino con consigli su come rispondere alle accuse dell’ ”alleato" dell’ Idv Massimo Donadi, ha dichiarato: “Con tutto il chiasso che si sta facendo mi sento un po’ pendente, come la torre di Pisa”
Il senatore, alle telecamere di Striscia ha poi aggiunto: “E’ stata una leggerezza, ma in quel pizzino c’era scritto quello che più volte ho detto pubblicamente: esattamente quello che penso. Parlare di inciucio e tradimento per questa cosa mi sembra francamente troppo. Credo che sia una critica inaccettabile”.
Dopo le dichiarazioni fatte ieri a Striscia da Massimo Donadi (“E’ l’inciucio all’ennesima potenza”), Latorre replica: “Effettivamente io lì avevo due avversari, non uno soltanto”.
Anche se il senatore Latorre ha ammesso tutto, l’inviato di Striscia si toglie uno sfizio: fa una perizia calligrafica. Non c’è dubbio, la scrittura è proprio quella del senatore.