Home Nazionale Thailandia, dichiarato lo stato di emergenza

Thailandia, dichiarato lo stato di emergenza

0

BANGKOK – Il premier thailandese, Samak Sundaravej, ha dichiarato oggi lo stato di emergenza a Bangkok
dopo che gli scontri avvenuti in nottata tra sostenitori ed oppositori del governo in carica hanno fatto un morto e decine di feriti. "Con una situazione di questo tipo devo trovare una via di uscita", ha annunciato Samak nel corso di una conferenza stampa. "Ho il dovere di risolvere i problemi del paese e tutte le parti coinvolte hanno il dovere di contribuire".

L'esercito torna dunque nelle strade della capitale. La popolazione ne è stata informata nelle prime ore della mattinata attraverso i mass media. Più tardi, in una conferenza stampa, Samak ha detto che la situazione non durerà a lungo e che lui non ha avuto scelta. Lo stato di emergenza concede al capo dell'esercito, Anupong Paojinda, larghissimi poteri e lo mette al capo di un triumvirato. Il mandato del governo sostituisce temporaneamente la Costituzione e, tra le altre, vieta la libertà di assembramento per più di cinque persone in spazi pubblici e pone severe restrizioni alla stampa.

Da settimane la tensione tra le fazioni pro e contro il governo era salita alle stelle. A costringere Samak a dichiarare lo stato di emergenza sono stati gli scontri avvenuti la notte scorsa. Forze speciali hanno riportato l'ordine nelle strade della capitale, ma si temono rappresaglie in altre parti della città e del paese. Un sostenitore del governo, citato dal 'The Straits Times', ha detto che ''quando il sistema legale e il dibattito civile falliscono, dobbiamo tornare a essere barbari''. Gli scontri sono avvenuti dopo che sostenitori di Samak hanno raggiunto l'atrio del palazzo del governo, da giorni occupato dalla People's Alliance for Democracy (PAD). Quando la polizia si è dileguata, bastoni, catene e altro – incluso almeno una pistola – hanno preso il sopravvento.

Nonostante il nome, il PAD ha poco di democratico e molto di anarchico. Rappresentante di una ristretta fazione della borghesia urbana, il PAD vuole le dimissioni di Samak – perché ritenuto un fantoccio dell'ex premier Thaksin Shinawatra – e vuole sostituire il sistema democratico con uno basato sulla nomina di gran parte dei parlamentari perché giudica la massa rurale troppo ignorante per fare scelte politiche oculate. Queste posizioni politiche ideologiche collocano il gruppo vicino alla vecchia triade del potere – la burocrazia, l'esercito e la monarchia – che da tempo porta avanti una lotta a tutto campo, ma dietro le quinte, con la nuova elite rappresentata dai thaksiniani.

Non è chiaro se vi sia collaborazione tra il PAD e la triade, anche se sembra evidente che i dimostranti godono di un loro tacito sostegno. Mentre il PAD annuncia che non smetterà di protestare e si è barricato negli uffici del primo ministro con trincee di filo spinato, il generale Anupong tenta di calmare gli animi e afferma che l'esercito non ha intenzione di portare a termine un colpo di stato. In molti, in ogni caso, si aspettano un intervento del re Bhumibol Adulyadej.

Nel frattempo la Borsa thailandese ha perso circa il due per cento – arrivando al minimo livello registrato negli ultimi 19 mesi – e il baht, lo moneta locale, è scesa a 34,45 nel cambio con il dollaro, il valore più basso da un anno. Australia, Canada, Corea del Sud e Giappone sono tra i paesi che hanno consigliato ai propri cittadini di non andare in Thailandia, in altri tempi definita il 'Paese dei Sorrisi'.