AREZZO – “Come e' possibile che le ragazze che volevano diventare presidenti degli Stati Uniti abbiano partorito figlie che invece sognano di sculettare seminude al fianco di un rapper o di sposare un calciatore? ” canta Pink in una delle sue canzoni.

La domanda è riportata nell’ultimo libro di Loredana Lipperini (giornalista, critica letteraria e titolare dell’interessante blog Lipperatura), Ancora dalla parte delle bambine (prefazione di Elena Gianini Belotti, Feltrinelli), che sarà presentato venerdì 28 marzo, ore 17.00, al Caffè dei Costanti in Piazza San Francesco ad Arezzo.

La scrittrice affronta la condizione femminile a partire dall’infanzia, quando pubblicità, cartoni animati e giocattoli attuano un condizionamento mirato ad un allineamento di inconsapevoli cloni rosa o azzurri.

Negli anni settanta, Elena Gianini Belotti raccontò come l’educazione sociale e culturale all’inferiorità femminile si compisse nel giro di pochi anni, dalla nascita all’ingresso nella vita scolastica. Ancora dalla parte delle bambine è la prosecuzione ideale di un’indagine a lungo interrotta. Un vero e proprio “passaggio di testimone” come scrive Gianini Belotti nella prefazione.

Le cose oggi non sono cambiate, anche se le apparenze sembrano andare nella direzione contraria. Nessuno, è vero, impone più il grembiulino rosa alle bambine dell’asilo, ma in tutti i toni del rosa è dipinto il mondo di Barbie e delle sue molte sorelle. Libri, film e cartoni propongono, certo, più personaggi femminili di un tempo: ma confinandoli nell’antico stereotipo della fata e della strega. Ancora: l’immaginario recente tende a fotografare una scuola divisa in bulli e brave alunne, ma è proprio nel (presunto) rispetto delle regole che si fonda, da sempre, la creazione di un piccolo branco femminile che, crescendo, tramanderà, a sua volta, frustrazione, sudditanza, impotenza, rancore alle proprie figlie.

“Tutto ha ricominciato a biforcarsi alla metà degli anni Novanta – dice la Lipperini – Avventura e scoperta per i maschi, corpo e bellezza per le femmine. Parlo di immaginario popolare, che viene trascurato dalle élites culturali e invece decide che cosa bambini e bambine comprano, vedono, sognano”.

L’obiettivo è puntato su un immaginario e una “cultura” che si alimentano attraverso l’influenza esercitata dalla scuola, dall’editoria, cinema, televisione, musica, videogame… Il libro è ricco di informazioni e spunti di riflessione: è in atto una re-genderization, ovvero un ritorno alla differenziazione netta fra generi prestabiliti (se mai si è potuto parlare di vero allontanamento!)

Un nuovo incontro del ciclo dal titolo “Che succede in Italia? Cinque cronache dal Belpaese smarrito”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Arezzo in collaborazione con la Biblioteca Città di Arezzo e presentato da Michele De Mieri (Radio 3 Fahrenheit). Un appuntamento importante per capire i tempi in cui viviamo “e purtroppo, la situazione delle donne, e delle bambine, che non è migliorata affatto in questi decenni. Al contrario, è drammaticamente peggiorata.”

Loredana Lipperini è giornalista e scrittrice. Collabora da molti anni con le pagine culturali de “La Repubblica” e “Il Venerdì di Repubblica”. È stata una delle voci storiche di Radio Tre. Scrive programmi televisivi. Dal 2004 ha un blog: www.lipperatura.it.

Ha pubblicato Guida all’ascolto di Bach (Mursia 1984), Don Giovanni (Editori Riuniti 1987, Castelvecchi 2006), Mozart in rock (Sansoni 1990; il Saggiatore 2006). Generazione Pokémon (Castelvecchi 2000), La notte dei blogger (Einaudi Stile Libero 2004).

Per informazioni:
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I prossimi appuntamenti:
28 marzo, Loredana Lipperini presenta Ancora dalla parte delle bambine (Feltrinelli)
18 aprile, Curzio Maltese presenta I padroni delle città (Feltrinelli)
23 maggio, Sergio Nazzaro presenta Io, per fortuna c'ho la camorra (Fazi)