La mostra sulla Minerva attrae visitatori che restano affascinati da un allestimento che li accompagna tra le suggestioni della cultura etrusca, greco-romana, rinascimentale fiorentina e dal significato arcaico che sprigiona: la Minerva esposta nella sala della ex Corte di Assise al Praticino, tornata nel luogo di origine dopo il restauro, non è solo un fiore all’occhiello della città di Arezzo ma è memoria storica condivisa da ogni persona di cultura.
L’ultima testimonianza in questo senso è stata data dal grande attore Toni Servillo, ad Arezzo per offrire una delle sue recitazioni migliori al Teatro Pietro Aretino, che è stato accompagnato dall’assessore alla cultura Camillo Brezzi nella visita al celebre bronzo. Toni Servillo è stato recentemente protagonista sia del “Divo”, il film di Paolo Sorrentino, sia di “Gomorra” di Matteo Garrone, le due pellicole che hanno rilanciato il cinema di autore italiano, già pluripremiate a Cannes e in corsa, è il caso di “Gomorra” per l’oscar quale miglior film straniero.
Toni Servillo si è detto ammirato e ha ringraziato l’amministrazione comunale per la possibilità offerta a lui e a chiunque ha avuto e avrà la fortuna di ammirare questo capolavoro dell’arte antica. È auspicio dell’assessore Camillo Brezzi “che la statua della Minerva sia il miglior viatico per la conquista da parte di ‘Gomorra’ della ‘statuetta’ più famosa del mondo, quella che verrà consegnata a Los Angeles e che al cinema italiano manca dai tempi della ‘Vita è bella’ di Roberto Benigni”.