AREZZO – “Interest rate swap”. La definizione è molto tecnica. Lo sostanza è più semplice ed arriverà domani all’esame del Consiglio comunale. “Nel 2004 – ricorda il Presidente Caroti – la Giunta comunale decise di rinegoziare oltre 90 milioni di euro di mutui con un nuovo prodotto finanziario che stava riscuotendo consensi in molte amministrazioni locali. Con il passare degli anni questo si è rivelato a rischio. Il Comune di Arezzo, contrariamente ad altri, sembra che non abbia subito riflessi negativi ma adesso, a titolo precauzionale, viene portata all’esame del Consiglio la proposta estinzione del ‘contratto derivato’ sottoscritto nel 2004”.
La pratica sarà illustrata in aula dall’assessore Marconi che presenterà anche il programma di consulenza ed incarichi per il 2008. “In questo caso – continua il Presidente Caroti – rispettiamo le indicazioni della Legge Finanziaria. In aula verranno quindi discussi sia i criteri che le risorse finanziarie a disposizione. Si tratta di un passaggio utile alla piena trasparenza delle procedure”.
La seduta di giovedì 17 aprile vede, in apertura, otto pratiche del Sindaco Fanfani: il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio e atti urbanistici per le zone di Quarata, via San Lorentino, Sant’Agostino ed ex Consorzio Agrario.
La pratica dell’assessore alle attività produttive, Ducci, sarà la cessione di un immobile nel Pip di San Leo.
Infine le mozioni e gli atti di indirizzo:i costi della politica (Pelini), “un futuro senza atomiche” (Del Pace), gestione del servizio idrico (Paolucci), trasmissione delle riunioni del Consiglio comunale (Giorgetti), repressione in Tibet (Tulli).