Home Politica Trasporti, servizi & C: torna la guerra fra centro e periferia

Trasporti, servizi & C: torna la guerra fra centro e periferia

0
Trasporti, servizi & C: torna la guerra fra centro e periferia

AREZZO – Dichiarazione di Matteo Dottorini, Presidente Circoscrizione 5 Rigutino: "È fisiologico che in momenti di crisi, chi si trovi sotto attacco ha la tendenza a difendersi arroccandosi la dove meglio può. Si preferisce sacrificare quello che rimane fuori dal fortino, pur di salvare il salvabile. Pubblico e privato non sfuggono a questa regola.
Quello che è successo nelle ultime settimane, con la vicenda LFI a Frassineto e Rigutino è l’esempio perfetto, anche se non l’unico.
La lezione che se ne apprende è più o meno questa: si promettono e si supportano operazioni di “razionalizzazione” il più indolore possibili, e se poi qualche lacrima deve scorrere che sia il più lontano possibile dal fortino. È pieno di periferie che si prestano all’operazione, e per male che vada, il loro potenziale elettorale è tutt’altro che destabilizzante . Gli esempi per questa mia tesi non mancano.

Nel caso specifico della soppressione del capolinea a Frassineto, l’azienda in questione sembra sia stata investita di tale potere da un accordo con la Provincia stessa; questo a loro basta. Il resto è un semplice ragionare su numeri, chilometri, coincidenze da far tornare.
Forti della convinzione che chi va ad abitare in campagna lo faccia per scelta (che si arrangi quindi), i signori che gestiscono i servizi ex-pubblici (non parlo solo di Lfi) sono comunque disposti in qualche caso a venire incontro alle richieste dei cittadini. Sia chiaro, questo solo in base alle disponibilità di bilanci, piani triennali, possibilità di manovra e ferie da maturare, e non per ultimo con il loro ego: mai quindi.
Il non informare i cittadini e i loro rappresentanti rientra in questa strategia. A cose fatte, al tavolo delle trattative, non possiamo che accontentarci delle briciole.

L’organismo politico, sia esso Stato o Regione, Provincia o Comune che può intuire gli sviluppi futuri, si affida, ogni qualvolta cede comparti strategici, al buon senso dell’acquirente; che tengano le forbici lontane dai suoi gioielli di famiglia.
Avrei innumerevoli esempi da fare, e nomi legati ad essi, ma in questa occasione mi limiterò, per motivi di spazio, solo ad alcuni dei primi.
Nel territorio della Circoscrizione 5 c’è solo l’imbarazzo della scelta.
In molte frazioni manca l’allaccio all’acquedotto pubblico, alle fognature, al gas e nell’ultima finanziaria è stato negato anche quel piccolo aiuto per l’acquisto del gasolio da parte dei residenti nelle frazioni non metanizzate.
L’allaccio ADSL è arrivato nel nostro territorio solo pochi mesi fa, ma nuovamente, e per ragioni facili da intuire, ha lasciato i più lontani scoperti dal servizio no, e indovinate chi?
Il distretto socio-sanitario di Rigutino che in molti avevano dato per “quasi pronto” per la fine del 2007, e da realizzare nell’edificio che ospita questa Circoscrizione, meriterebbe un discorso a parte, tanto è complicata e surreale e confusa la vicenda della sua gestione da parte della USL e degli uffici del Comune. Fortunatamente vi è in essa una venatura comica che mi ha impedito di diventare completamente pazzo in queste ultime settimane nelle quali ho tentata di sciogliere (personalmente) il nodo in questione.
In questo momento di profonda crisi dei comuni comuni italiani, vuoi per minori entrate vuoi per tagli da parte del governo, ad Arezzo le disponibilità economiche per manutenzione, viabilità, cultura, sport ecc, sembra facciano una gran fatica a superare il fatidico scoglio del bivio di Olmo. Di fronte a questa barriera naturale quasi invalicabile, (soprattutto per molti amministratori in periodo non elettorale), alle Termopili chianine, tutto si ferma. Di la il fortino, di qua il sacrificabile. Li troviamo l’ennesimo esempio a conferma della mia tesi in fatto di nuova frattura fra centro e periferia, forse la più illuminante e semplice. La rotatoria di Olmo, la più grande, la più costosa, la più urgente, quella che vedrà girarci intorno ogni giorno tante macchine quante ne passano sul tratto aretino dell’Autosole, è anche stata l’ultima ad essere iniziata. Non sarà mica perché in coda, la mattina e la sera ci sono gli abitanti della Valdichiana?

Come Presidente di un Consiglio di Circoscrizione che sempre meno spesso viene consultato in merito a delicate materie che riguardano i suoi cittadini, sono pronto a rassegnare le dimissioni nel caso non vi fosse da parte degli enti preposti, dimostrazioni palesi di volontà nel tentare di dare risposte anche ai residenti del nostro territorio. A cominciare dalla questione Lfi a Frassineto e Rigutino, per la quale pretendo chiarimenti anche da parte di Provincia e Amministrazione Comunale."