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Trasporto: costi carburanti e mancano rispetto degli accordi

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Trasporto: costi carburanti e mancano rispetto degli accordi

Gli autotrasportatori pagano in prima persona un piccolo “mistero” dell’economia. Giuseppe Brasini (nella foto), Presidente regionale e provinciale Cna Fita: “i prezzi di gasolio e benzina corrono quando il greggio aumenta, ma restano quasi immobili quando le quotazioni calano. Dal 2 gennaio 2008 con il barile a circa 100 dollari, all’11 luglio scorso con il barile a circa 147 dollari, l’incremento del prezzo del petrolio è stato di circa il 36%. Sempre nello stesso periodo benzina e gasolio invece sono aumentati rispettivamente del 11,9 % e del 18,5 %” .
Incrementi pesantissimi che però non hanno avuto un uguale andamento quando è cominciato a scendere il prezzo del greggio: infatti, dallo scorso 11 luglio ad oggi il prezzo del gasolio è sceso a circa 104 dollari, con una riduzione di circa il 29 %. Nello stesso periodo benzina e gasolio sono invece diminuiti di circa il 4 %. Cna Fita ha denunciato questa situazione all’Antitrust. Per tutta risposta è stato oscurato il monitoraggio dell’andamento dei prezzi consigliati dalle singole compagnie petrolifere. Questi fenomeni speculativi sono dovuti in parte al recupero che le compagnie petrolifere stanno effettuando per scaricare sui consumatori i maggiori oneri per la “Robin tax”.
“Il carburante è un elemento chiave nella vita di un’impresa di autotrasporto – commenta Mauro Borgogni, responsabile provinciale di Cna Fita. Incide per il 30% sui costi generali. Se pensiamo che un autoarticolato consuma mediamente 1 litro di gasolio ogni 2,5 chilometri, si può quantificare in circa 33 euro il costo in più per il gasolio per un trasporto di 500 chilometri: una tratta breve che corrisponde ad andare e tornare da Arezzo a Roma”.
Ad aggravare i problemi della categoria contribuisce poi la non applicazione dell'accordo sottoscritto a giugno con il Governo e recepito con Gazzetta Ufficiale del 22 di agosto che legava la determinazione della tariffa di trasporto al costo del carburante. “Sistema – precisa Borgogni – che è alla base di ogni iniziativa tendente a garantire il massimo della sicurezza nella circolazione stradale; argomento che è stato all'attenzione dell'opinione pubblica per tutta l'estate anche perchè sono stati presi a pretesto alcuni incidenti stradali che hanno visto coinvolto veicoli pesanti per una "criminalizzazione" dell'intera categoria”.
Le associazioni sono fortemente preoccupate per questo ritardo e sono pronte alla mobilitazione della categoria qualora non arrivino risposte definitive e positive entro pochi giorni.