BRUXELLES – Il Trattato di Lisbona non entrerà in vigore prima del 2010. E' questa la previsione del premier lussemburghese Jean-Claude Juncker sul Trattato concordato dai leader Ue ma bocciato dal referendum irlandese. "Non penso che il Trattato di Lisbona entrerà in vigore per giugno, in occasione delle elezioni europee – ha affermato Juncker durante un convegno a Bruxelles – prevedo che possa entrare in vigore intorno a gennaio 2010".

Quanto alla crisi dei mercati finanziari, il presidente dell'Eurogruppo ha detto: "Non è finita ma non credo che gli effetti per l'Europa saranno drammatici". Juncker ha comunque rivelato che nel Vecchio continente vi saranno "delle conseguenze indirette di quanto sta accadendo negli Stati Uniti". E per non suscitare inutili allarmismi, aggiunge: "Cerco di esaminare la situazione senza creare panico".

Ad ogni modo, per affrontare e prevenire gli effetti delle turbolenze sui mercati, il premier lussemburghese ha posto l'accento sulla necessità di regole armonizzate a livello di vigilanza.