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Ultimatum russo in Abkhazia, Tbilisi dice no

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PECHINO – Tensione alle stelle in Georgia. Mentre Bush definisce ''inaccettabile'' la violenza di Mosca, la Russia detta il suo ultimatum, respinto, a Tbilisi mentre, secondo fonti georgiane, continua a sganciare bombe sul suo territorio.
La forze russe presenti nella repubblica separatista georgiana dell'Abkhazia hanno infatti ordinato il disarmo delle forze georgiane presenti nella valle di Kodori, unica parte dell'Abkhazia rimasta sotto il controllo delle autorità di Tbilisi, minacciando un attacco. La Georgia ha respinto l'ultimatum.
Mosca ha dispiegato negli ultimi giorni in Abkhazia 9mila soldati e 350 veicoli militari. L'autoproclamato governo autonomista abkhazo di Sergei Bagapsh dichiara ora che tutti i civili e i militari georgiani devono abbandonare la valle di Kodori.
Intanto, Tbilisi denuncia un bombardamento russo alle proprie installazioni militari nella regione di Zugdidi, al confine fra Georgia e Abkhazia.
Ed esplosioni si sono udite nella notte a Tbilisi, dove aerei russi hanno attaccato il terminal del centro di controllo del traffico aereo. Il ministero georgiano degli Interni ha riferito anche di un bombardamento al terminal petrolifero del porto di Poti, mentre il presidente Mikheil Saakashvili ha denunciato un "massiccio" bombardamento della città georgiana di Gori durante la notte.
Drammatiche le conseguenze del conflitto sulla popolazione civile. Decine di migliaia di persone sono in fuga da Gori. Il sito della Bbc descrive scene di panico nella notte, lungo la strada da Gori a Tbilisi, intasata di auto di civili in fuga.
Mosca, dal canto suo, afferma di aver affondato una nave georgiana che cercava di attaccare la sua flotta nel Mar Nero.
Le truppe russe avrebbero intanto assunto oggi il pieno controllo di Tskhinvali, capitale dell'Ossezia del Sud, dopo tre giorni di violenti combattimenti. Vi sono infine notizie non confermate che soldati russi si siano spinti per la prima volta fuori dall'Ossezia del Sud.
"Ho detto che questa violenza è inaccettabile, non l'ho detto soltanto a Vladimir Putin (il primo ministro russo, ndr), l'ho detto anche al presidente del paese Dmitry Medvedev", ha dichiarato oggi il presidente Usa George Bush in un'intervista concessa da Pechino alla rete televisiva Nbc.
Bush ha incontrato i due leader russi nel fine settimana a margine delle Olimpiadi di Pechino. "Ho espresso la mia preoccupazione a proposito della risposta sproporzionata della Russia e la mia forte condanna per il bombardamento fuori dall'Ossezia del sud – ha proseguito il capo della Casa Bianca -. Sono stato molto fermo con Vladimir Putin, così come sono stato fermo con il presidente russo. Serve una mediazione internazionale per la questione dell'Ossezia del sud".
Ferma condanna degli Usa, dunque, ribadita in una telefonata del vicepresidente americano Dick Cheney a Saakashvili: "L'aggressione russa non deve rimanere senza risposta, la sua prosecuzione avrebbe serie conseguenze per i rapporti con gli Stati Uniti".
La comunità internazionale cerca intanto una soluzione per un cessate il fuoco. Il presidente francese Nicolas Sarkozy, nella sua veste di presidente di turno dell'Unione Europea, sarà probabilmente a Mosca domani "per tentare di concludere" un accordo sullo stop ai combattimenti tra Georgia e Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, che sta facendo la spola tra Mosca e Tblisi.Kouchner ha affermato che il presidente georgiano ha accettato "praticamente tutte le proposte" dell'Ue e dell'Osce, rappresentata dal ministro degli Esteri finlandese Alexander Stubb, per risolvere il conflitto con la Russia. La presidenza francese di turno dell'Ue ha proposto un piano in tre punti a Mosca e Tbilisi che prevede il rispetto dell'integrità territoriale georgiana, la cessazione immediata delle ostilità e il ritorno alla situazione sul terreno precedente all'inizio del conflitto.
Il capo della diplomazia francese esporrà i risultati della sua missione al consiglio straordinario dei ministri degli Esteri europei, mercoledì a Bruxelles.