AREZZO – La memoria ha bisogno di strumenti. E proprio alla vigilia del 25 aprile, è entrato in attività l’Istituto Storico aretino della Resistenza e dell’età contemporanea. Protagonisti sono la Provincia ed il Comune di Arezzo, la quasi totalità degli enti locali del territorio, le Comunità Montane del Casentino e della Valtiberina, la Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, le associazioni combattentistiche e l’Istituto Storico della Resistenza Toscana.
Su proposta del Presidente della Provincia, Ceccarelli, è stato nominato Presidente il professor Camillo Brezzi, Preside della Facoltà di Lettere.
“I nostri obiettivi sono quelli di conservare e valorizzare la memoria degli eventi e degli ideali della Resistenza – afferma Brezzi. Ed intendiamo farlo con azioni concrete. In primo luogo raccogliendo i documenti e per questo ringrazio la Biblioteca che ci ha messo a disposizione i locali. Qui conserveremo, tenendo conto anche del grande patrimonio di cui dispone l’Isituzione, i documenti che ci stanno pervenendo. Ad esempio, grazie all’avvocato La Ferla, abbiamo le copie degli atti del processo, adesso in fase di appello, per la strage di San Polo. Tutta la documentazione, attuale e futura anche di natura multimediale, sarà a disposizione della rete bibliotecaria provinciale e quindi di tutti gli studenti ed i ricercatori che vorranno approfondire le ricerche non solo sulla Resistenza ma anche sulla storia contemporanea di Arezzo”.
Il “filo” con le scuole è già in fase di tessitura: “siamo a disposizione degli istituti per i progetti che vorranno mettere a punto e realizzare insieme a noi – sottolinea Brezzi. Intendiamo quindi essere anche uno strumento di servizio per le scuole aretine che da sempre dimostrano grande attenzione alla Resistenza ed alla storia locale”.
Il Consiglio direttivo dell’Istituto è composto da rappresentanti delle vallate della provincia. Quindi Stefania Agresti per il Valdarno; Massimiliano Dindalini per la Valdichiana, Gianni Gorizi per la Valtiberina, Ascanio Zoccola per il Casentino. Ne fanno poi parte Patrizia Gabrielli della Facoltà di Lettere e Filosofia, Giorgio Sacchetti in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale; Amedeo Sereni per le associazioni combattentistiche; Simona Zoccola per l’Istituto Storico della Resistenza Toscana. Direttore dell’Istituto è Tiziana Nocentini
“Tra i nostri primi atti – conclude il Presidente Brezzi – abbiamo provveduto alla nomina di un gruppo di soci onorari che rappresentano, ovviamente insieme ad altri, la memoria della Resistenza aretina. Quindi Amedeo Sereni, Luigi Valentini, Mariolino Romani, Graziella Bettini, Luisa Ballocci ed Ezio Raspanti”.