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Un accordo per la protezione civile nella valle della Spreča

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ITALIA – È stato firmato presso l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, alla presenza dell’Ambasciatore Alessandro Fallavollita e del Direttore di Cooperazione allo Sviluppo in Bosnia Aldo Sicignano, l’accordo tra cinque comuni della Bosnia Erzegovina e la Provincia di Arezzo per il progetto «Pet-Roboris» per la gestione coordinata delle attività di protezione civile nella bassa valle della Spreča. L'accordo, promosso dalla provincia di Arezzo, dalla Consulta provinciale del Volontariato per la Protezione Civile, dell’Associazione VOCIS e della ONG Socialnet di Arezzo verrà firmato dai comuni di Lukavac, Gračanica, Doboj Istok (FBiH) e Petrovo e Doboj (RS), dall’Unione "HO – Forum internazionale di Solidarietà" e dalla Provincia di Arezzo.
Si prevede la creazione di un coordinamento per le azioni che riguardano la protezione civile nei comuni della valle della Spreča con particolare attenzione allo sminamento, alla sistemazione idraulica del fiume Spreca, all’equipaggiamento e all’abilitazione di centri comunali per la protezione civile e al rafforzamento della capacità antincendio e dei pompieri.
“La Cooperazione Italiana è fortemente interessata a sviluppare un rapporto di collaborazione nell’ambito delle attività di protezione civile che rappresenta un elemento fondamentale per la difesa e lo sviluppo del territorio in Bosnia Erzegovina – ha affermato il direttore di Cooperazione Italiana allo Sviluppo Aldo Sicignano – per questo siamo intenzionati ad iniziare tramite un co-finanziamento del progetto della Provincia di Arezzo che ha il grosso merito di aprire la strada di un coordinamento al di là della divisione tra entità”.
“In seguito ad alcune visite che i tecnici della provincia di Arezzo hanno effettuato in queste aree a partire dal 2006 – spiega il Presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli – ci siamo resi conto che i comuni di quest’area hanno bisogni simili ma mancano sia di coordinamento che di mezzi”. Un grosso problema è quello delle mine che sono ancora presenti nella valle della Spreca e impediscono lo sfruttamento di un territorio a forte vocazione agricola. “Abbiamo quindi messo a disposizione i nostri tecnici – continua Vincenzo Ceccarelli – e la nostra esperienza che si basa sul coordinamento tra enti e sul ruolo importante del volontariato civile”.
“L’idea alla base del progetto – spiega l’ assessore alla protezione civile Angelo Maria Cardone – è quella di creare un centro per la protezione civile intercomunale con legami internazionali grazie alla collaborazione con la Provincia di Arezzo e con l’ONG locale ‘Forum di Solidarietà Internazionale’. Un progetto che oltre alla valenza tecnica – conclude l’assessore – ha anche una valenza tesa ad agevolare la ricostruzione di un tessuto politico e sociale”. Gli scopi di questo centro per la protezione civile saranno in primis quelli di formazione e coordinamento delle attività. In un secondo momento questo potrebbe diventare un soggetto con una più forte capacità per il fund raising attraverso progetti europei o altri tipi di finanziamento.