AREZZO – Dichiarazione del capogruppo del Partito Socialista in Consiglio Comunale Giovanni Pelini: «Si e dibattuto in Consiglio Comunale un atto d’indirizzo a difesa della laicità dello Stato, contro la volontà di stravolgere le regole che la democrazia liberamente si dà anche in materia di servizio farmaceutico e di prestinazioni sanitarie.
Con l’atto in questione, la maggioranza del Consiglio Comunale ha inteso esprimere la propria condanna nei confronti dell’istigazione all’obiezione di coscienza che i farmacisti dovrebbero applicare verso certi farmaci, considerati, secondo l’etica vaticana, immorali o magari prescritti da medici scellerati.
Certe forze politiche hanno tentato di trasformare la discussione in una questione di mancato rispetto delle liberta individuali mentre mia intenzione è quella di difendere le regole che uno Stato sovrano si dà a seguito di un confronto democratico.
Ritengo il tema dell’obiezione di coscienza comunque da affrontare e rivedere, considerandolo plausibile se riferito a persone che intendono avvalersene al momento dell’approvazione di una norma che modifica l’ordinamento giuridico. Ad esempio, era accettabile per i medici nel 1978, quando venne approvata dal Parlamento la Legge 194.
Oggi, invece, un medico che scegliesse di esercitare in una struttura pubblica la professione ostetricia, sa che così facendo dovrà attenersi alle leggi dello Stato, compresa quella sull’interruzione volontaria di gravidanza che non può essere disattesa da alcuno.»