ROMA – Del tutto inspiegabilmente, la psicosi della “mucca pazza” sta giungendo anche in Italia. E’ quanto segnala l’Unione Nazionale Consumatori che riceve telefonate tanto preoccupate quanto ingiustificate su come comportarsi per l’acquisto di carne bovina. Se proprio si hanno timori, che sono infondati, l’Unione Consumatori ricorda alcune regole:
– i vitelli (per legge sono quelli fino a 8 mesi di età) sono indenni dalla malattia, per cui il consumo delle loro carni non comporta alcun problema;
– ugualmente privo di rischio è il consumo di tagli di carne magra di bovini adulti, come rosa, pezza, noce, girello, eccetera, perché ormai da tempo si è potuto verificare che non contengono i microbi responsabili del morbo;
– per la carne macinata, scegliere un pezzo magro e farlo tritare, evitando quella di cui non si conosce l’origine;
– l’origine della carne bovina si riconosce invece dal bollo sanitario sulla carcassa: se riporta le lettere “ES” significa che proviene dalla Spagna
– evitare assolutamente di comprare carne bovina da “corrieri” e fornitori rurali improvvisati: si tratta quasi sempre di bovini macellati clandestinamente.