Venerdì prossimo, 17 aprile, scenderanno in sciopero i lavoratori dell’agricoltura. Ieri si è svolto l’attivo unitario provinciale dei delegati del settore che ha condiviso, all’unanimità, “le ragioni e le decisioni che hanno indotto le Segreterie Nazionali a proclamare lo sciopero dell'agricoltura per l'intera giornata di venerdì. I provvedimenti contenuti nell'emendamento al disegno di legge “anti crisi“, generalizzano il lavoro accessorio in agricoltura e ampliano le prestazioni lavorative di parenti e affini che non danno luogo a corresponsione di retribuzione”
“Le norme adottate dal Governo – secondo i delegati di categoria di Cgil, Cisl e Uil – sono destinate a produrre profonde distorsioni nel marcato del lavoro agricolo con ripercussioni pesanti sui diritti e sulle tutele di migliaia di lavoratrici e lavoratori del comparto agricolo anche della nostra provincia. L'introduzione della figura astratta e non specificata delle casalinghe tra le categorie di soggetti interessati dal provvedimento, evidenza chiaramente il progetto di estromettere la manodopera femminile (che in agricoltura rappresenta il 50% di quella complessiva) dalle regole della contrattazione e dalla rete di tutele e di diritti sancita dai contratti di lavoro”.
Venerdì 17 si terrà una manifestazione regionale a Firenze ed i sindacati Flai, Fai e Uil, hanno organizzato pullman per consentire la partecipazione dei lavoratori della provincia di Arezzo.