Home Cronaca 2 novembre, tre italiani su quattro al cimitero

2 novembre, tre italiani su quattro al cimitero

0
2 novembre, tre italiani su quattro al cimitero

ROMA – Un appuntamento irrinunciabile per tre italiani su quattro. Tanti i connazionali che in occasione delle festività di Ognissanti e del 2 novembre renderanno omaggio ai propri cari scomparsi. Oltre la metà di loro porterà con sé dei fiori. E' quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it che conferma il legame con una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione nazionale.

Se la maggioranza (53%) sceglie i fiori, di questi ben i due terzi li acquista dal proprio fioraio di fiducia mentre un terzo sul posto. Il crisantemo -sottolinea la Coldiretti- è il dono preferito in questa occasione con una stima di più di 200 milioni di steli recisi e in vaso donati nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo e -sottolinea la Coldiretti- nei diversi colori (giallo, bianco, fucsia).

I prezzi sono stabili rispetto allo scorso anno e -precisa la Coldiretti- variano a seconda del momento e dei luoghi e per questo è opportuno, nonostante il tipo di ricorrenza, non fare acquisti di impulso, ma verificare e mettere a confronto i diversi prezzi sul mercato. I prezzi di vendita per i fiori recisi -riferisce la Coldiretti- variano da 1,5 euro a 7 euro per quelli più grandi e possono arrivare ai 15 euro se si tratta di crisantemi in vaso o di mazzi con più fiori.

La produzione del crisantemo è sicuramente una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che -spiega la Coldiretti- occorre ''programmare'' la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio. In Italia è coltivato in diverse aree del Paese, anche se le regioni di maggior produzione sono la Liguria, la Campania, il Lazio, la Toscana, la Puglia e la Sicilia.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign