Home Attualità A Linkfestival, Moni Ovadia presenterà due spettacoli

A Linkfestival, Moni Ovadia presenterà due spettacoli

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Moni Ovadia, uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana, il suo teatro musicale ispirato alla cultura yiddish (che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea), è unico nel suo genere in Italia ed in Europa e richiama sempre un vasto pubblico di tutte le generazioni, sarà ospite del Linkfestival per un doppio appuntamento: a Visioni con lo spettacolo Cabaret Yiddish, e a Orientoccidente (in esclusiva per la Toscana), con Ebrei e Zingari-Senza confini, il 5 e 6 agosto prossimi.
“Nei miei anni di studio della cultura ebraica, ho avuto modo di constatare come un principio etico fondamentale per gli ebrei sia quello secondo il quale il culto dei morti è da escludersi se non ha la funzione di aiutare a costruire il futuro”. Quello proclamato da Moni Ovadia all'interno del suo spettacolo Cabaret Yiddish che, mercoledì 5 agosto presentaerà a Civitella in Valdichiana, in piazza Don Alcide Lazzeri (ore 21,30, ingresso euro 5,00) ospite dell’edizione 2009 del Festival “Visioni. Paesaggi d'arte con vedute di teatro”, è un netto manifesto di antiretorica: il passato, soprattutto quello più doloroso, solo come insegnamento e monito per il futuro e non occasione per sterili esercizi di retorica. Brani musicali, canti e storielle, aneddoti e citazioni. Uno spettacolo di cabaret insolito dove lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. Nella piazza dedicata all'eroico parroco di Civitella, quel Don Lazzeri che sacrificò la sua vita insieme a tanti altri partigiani in quello che la storia ricorda come uno dei più tragici eccidi per mano nazista, la cultura di un altro popolo vittima della mano hitleriana sarà raccontata da Ovadia. “Ricordare gli ebrei uccisi nei lager nazisti deve servire soprattutto ad evitare che nefandezze simili possano riaffacciarsi sulla scena del mondo – racconta l’artista nato a Plovdiv, in Bulgaria, da una famiglia ebraica – un occasione per rimeditare sul valore della vita e sulla necessità di superare nazionalismi e discriminazioni dettate da false ragioni etniche e culturali”. Ovadia regalerà al pubblico un vero mosaico di letteratura, teatro e musica. “Cabaret Yiddish” è uno spettacolo che sa di steppe e di retrobotteghe, di

strade e sinagoghe. E' una pièce che alterna musica, canti, storielle, aneddoti, citazioni, il tutto intriso da battute di quell'umorismo che mette in crisi e smaschera il pregiudizio, la certezza, l'ideologia. "Ho scelto di dimenticare la filologia – spiega Moni Ovadia – per percorrere un'altra possibilità proclamando che questa musica trascende le sue coordinate spazio-temporali, una musica che si genera laddove la distanza fra cielo e terra ha la consistenza di una sottile membrana che vibrando suggerisce che forse siamo stati messi qui per qualcos'altro". Accompagnato da quattro bravissimi strumentisti (Emilio Vallorani flauto, Paolo Rocca clarinetto, Albert Florian Mihai fisarmonica e Luca Garlaschelli contrabbasso), Moni Ovadia ammalierà lo spettatore con l'intensità e l'intelligenza della sua affabulazione che, irresistibilmente divertente, stimola sempre momenti di profonda riflessione.
A San Giovanni Valdarno, invece, il 6 agosto alle 21.30 in piazza Masaccio (ingresso gratuito), Moni Ovadia, al festival Orientoccidente proporrà, in esclusiva per la Toscana, uno dei suoi spettacoli più vibranti e d’impegno civile: “Ebrei e Zingari – Senza Confine”. “Un piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo” lo definisce lo stesso Ovadia. Un recital di canti, musiche, storie Rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle gente in esilio, una vocazione che proviene da tempi remoti e che in tempi più vicino a noi si fa solitaria, si carica di un'assenza che sollecita un ritorno, un'adesione, una passione, una responsabilità urgenti, improcrastinabili. “Ebrei e Zingari – Senza Confine” è la nostra assunzione di responsabilità, la sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, arti rappresentative e comunicative che possono e devono scardinare conformismi, meschine ragionevolezze e convenienze nate dalla logica del privilegio per proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni singolo essere umano e di ogni gente. “Gli ebrei e il popolo degli ‘uomini’ (‘Rom’) – afferma Ovadia – per secoli hanno condiviso lo stesso destino. Il tratto comune che ha segnato la loro storia spesso tragica per colpa delle nazioni che li tolleravano o li perseguitavano, ma sublime per loro esclusivo merito, è stata la condizione di ‘altro’. Ebrei e ‘uomini’ hanno per secoli incarnato per ragioni simili e specifiche, la radicale ‘alterità’ alle culture dominanti dell'occidente cristiano. Gli ebrei per avere rifiutato la verità assoluta del Cristo che i poteri ecclesiastici volevano imporre, gli ‘uomini’ pur avendo accolto il Cristo non volevano omologarsi ai modelli di vita e al conformismo dominante estraneo al loro spirito di libertà. Il nomadismo non era vocazione originaria, ma solo una risposta di dignità e di indipendenza per rispondere alle persecuzioni. I due popoli chiedevano solo di vivere secondo la loro identità senza recare nocumento a nessuno. Non fu loro concesso se non in brevi periodi ad arbitrio dei poteri espressione delle maggioranze. Perché? – conclude – Il loro esempio poteva rivelarsi deflagrante per sistemi tirannici, verticisti sempre sotto il controllo di un potere autoreferenziale”. Orientoccidente, il festival dedicato alle culture migranti, al Mediterraneo, ai balkani, alla cultura della pace, dello scambio e dell’accoglienza, si unisce così all’appassionato contributo nella battaglia contro ogni discriminazione. Insieme a Moni Ovadia (voce); ci saranno Ivanta Balteanu (canto); Paolo Rocca (clarinetto); Massimo Marcer (tromba); Albert Florian Mihai (fisarmonica); Luca Pagliani (chitarra); Marian Serban (cymbalon); Marin Tanasache (contrabbasso); Virgil Tanasache (violino); Mauro Magiaro (suoni). Produzione Promo Music.