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Confartigianato Arezzo: attenzione ai massaggi in spiaggia

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Confartigianato Arezzo: attenzione ai massaggi in spiaggia

“Un fenomeno che sta assumendo una dimensione sempre più preoccupante negli ultimi anni è quello dei massaggiatori ambulanti nelle spiagge italiane” Precisa Manuela Boncompagni coordinatrice Federazione Benessere di Confartigianato Arezzo. Il costo molto basso di questi massaggi induce spesso a «cedere alla tentazione», senza che tuttavia vi sia una corretta percezione del fatto che ogni attività, comunque denominata, può avere effetti diretti sulla salute, può essere svolta solo da operatori in possesso di adeguata e comprovata preparazione e competenza. In buona sostanza và considerato che, nell’esecuzione dell’attività di cui trattasi, l’igiene personale dell’operatore e in particolare, l’igiene delle mani è fondamentale per prevenire la trasmissione di infezioni cutanee, quali, ad esempio verruche e dermatofitosi; inoltre nell’attività in questione vengono spesso utilizzati oli, pomate, creme , unguenti ed altri prodotti la cui composizione e la cui origine non sono note e che potrebbero generare fenomeni di fotosensibilizzazione della pelle,anche in considerazione dell’ambiente in cui vengono applicati.
Anche il particolare contesto in cui questa attività si svolge non garantisce il rispetto di adeguate condizioni igieniche, né l’erogazione della prestazione in ambiente appropriato.
“In questo pericoloso panorama grande soddisfazione – dichiara Manuela Boncompagni – per l’Ordinanza pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 20 Luglio 2009 n° 166 “ Ordinanza Urgente per la tutela dell’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi lungo i litorali: Art. 1) Lungo i litorali marini, lacustri e fluviali, nonché nelle vicinanze degli stessi, è vietato offrire, a qualsiasi titolo, prestazioni, comunque denominate riconducibili a massaggi estetici terapeutici da parte di soggetti ambulanti.”
“In prima linea a manifestare approvazione sono i nostri Centri Estetici – continua Manuela Boncompagni – che da anni ripetono a gran voce sia la pericolosità dei massaggi abusivi che la concorrenza sleale a loro danno. “