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Afghanistan, l’Iran: ‘Pronti alla ricostruzione’

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L'AJA – Doppia apertura alla Conferenza internazionale sull'Afghainstan patrocinata dell'Onu, in corso al World Forum dell'Aja. Se gli Stati Uniti sono favorevoli ad una riconciliazione "onorevole" con i talebani che rinuncino alla violenza, l'Iran è "pienamente disposto" a partecipare alla ricostruzione dell'Afghanistan e alla lotta al narcotraffico. Mentre l'Italia è pronta a raddoppiare la presenza dei Carabinieri nel Paese.

Prendendo la parola nel corso della conferenza con circa 80 nazioni presenti (tra cui tutte e 41 gli stati che partecipano alla missione Isaf guidata dalla Nato), il viceministro degli Esteri iraniano Mohammed Mehdi Akhundzadeh ha detto: "Diamo il benvenuto a proposte per una cooperazione congiunta offerta dai paesi che contribuiscono alla ricostruzione dell'Afghanistan". In questo senso, ha proseguito l'esponente di Teheran, "la Repubblica islamica dell'Iran è pienamente disposta a partecipare a progetti volti a combattere il traffico di droga e i piani in linea con lo sviluppo e la ricostruzione dell'Afghanistan". Il vice ministro ha detto di sperare che "con gli sforzi fatti dal popolo e dal governo dell'Afghanistan, i paesi della regione e i contributi della comunità internazionale assisteremo a un Afghanistan sicuro, stabile e sviluppato".

Da parte sua, il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha sottolineato la necessità di "sostenere gli sforzi del governo afghano per separare gli estremisti di Al Qaeda e i talebani da quelli che si sono uniti ai loro ranghi non per convinzione ma per disperazione". Secondo la Clinton, "occorre offrire loro una forma onorevole di riconciliazione in modo che possano reinserirsi in una società pacifica, se sono disposti a rinunciare alla violenza e a rompere con Al Qaeda e sostenere la Costituzione".

"Quel che accade in Afghanistan riguarda tutti noi. Se non riuscissimo a portare la pace sarebbe un fallimento per tutti noi", ha aggiunto la Clinton facendo però osservare che "anche se noi possiamo aiutare, e lo faremo, il futuro dell'Afghanistan è nelle mani del popolo afgani e del suo governo eletto". Per questo, ha detto ancora il segretario di Stato, gli Usa "stanzieranno 40 milioni di dollari per le elezioni".

Altri 60 milioni di euro sono stati stanziati dalla Commissione Europea: la somma si aggiunge ai 700 milioni di euro già stanziati per il periodo 2007-2010.

La strategia americana sull'Afghanistan è stata accolta positivamente dal presidente afgano Hamid Karzai, il quale aprendo i lavori del Forum, ha evidenziato l'importanza "che tutto il mondo stia guardando all'Afghanistan". Karzai accoglie "con soddisfazione il crescente riconoscimento che senza una reale cooperazione dei vicini dell'Afghanistan la vittoria sul terrorismo non potrà essere assicurata".

Intanto, l'Italia è d'accordo sull'idea di lanciare una missione di addestramento delle forze di sicurezza afgane, ed è pronta a raddoppiare la presenza di Carabinieri in Afghanistan. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Franco Frattini, anche lui alla Conferenza dell'Aja. "Manderemo più carabinieri se possibili", ha spiegato il ministro ricordando che "stiamo cooperando con Isaf, e siamo a favore della proposta di una missione addestramento Nato come è stato per l'Iraq, in cui l'Italia era lead nation".

In particolare sulla presenza italiana, "non è ancora deciso – ha ancora detto il titolare della Farnesina – ma l'Italia è pronta a raddoppiare i carabinieri addestratori che sono lì. Ora sono 75 e saliranno a 150. Certamente lo vogliamo fare in una struttura coordinata, credo che la missione Isaf sia la più opportuna ma siamo pronti ad ascoltare anche altre posizioni", ha dichiarato in riferimento alla proposta della Francia di utilizzare la gendarmeria europea in un quadro Ue. Comunque, ha concluso Frattini, "siamo anche in Eupol, quindi partecipiamo sia alla missione europea sia alla missione Isaf".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign