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“Aiutoanziani”: il contributo del Comune è di 210.00 euro

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“Aiutoanziani”: il contributo del Comune è di 210.00 euro
Anziani

AREZZO – 210.000 euro: è la somma messa a disposizione per l’anno 2009 dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Arezzo per il progetto “Aiutoanziani”, iniziativa che s’inserisce nell’ambito delle politiche attivate dall’amministrazione per venire incontro alle crescenti difficoltà economiche di una fascia sociale fra le più fragili: gli anziani, spesso costretti a veder esaurite le risorse della propria pensione dai costi di farmaci, visite mediche, bollette o spese legate alla condizione di non autosufficienza.
Per rafforzarne la valenza e l’applicabilità, l’amministrazione ha deciso di fare di “Aiutoanziani” l’oggetto di un protocollo d’intesa con i sindacati dei pensionati dei lavoratori dipendenti e autonomi.

Il documento è stato firmato stamani in palazzo Fossombroni dall’assessore Francesca Tavanti e dai rappresentanti dei sindacati pensionati de lavoratori dipendenti e autonomi. Quindi i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Acli e del Cupla, il coordinamento che raggruppa i pensionati di Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confagrocoltura, Cia e Coldiretti..
“Questo protocollo – ha affermato l’assessore Francesca Tavanti – è un contributo alla risoluzione di un problema che sta diventando sempre più grave e cioè il progressivo aumento delle povertà, in modo particolare tra gli anziani. Il dato positivo dell’allungamento della vita media è messo in discussione da pensioni che spesso non sono in grado di garantire un livello di vita dignitosa”.

L’integrazione al reddito rappresenta quindi un concreto aiuto per far fronte alle spese quotidiane.
L’accordo prevede che dei contributi possano usufruire i titolari delle seguenti tipologie pensionistiche: vecchiaia, anzianità, sociale, inabilità INPS, per quelle di reversibilità c’è un limite di età: 60 anni per le donne e 65 per gli uomini, compiuti alla data del 31 dicembre 2008, per quelle di invalidità civile il limite di età, sia per maschi che per le femmine, è di 60 anni compiuti al 31 dicembre 2008. Che il richiedente appartenga a una delle seguenti tipologie di nucleo familiare: famiglie composte da soli pensionati non inseriti in strutture residenziali; famiglie con presenza di soggetti pensionati non autosufficienti, non inseriti in strutture residenziali e portatori di invalidità al 100% debitamente riconosciuta; famiglie composte da soli pensionati e figli disabili. Valore ISEE non superiore a 9.200 euro calcolato sui redditi del 2008.

I benefici vengono modulati secondo tre fasce differenziate in base al valore ISEE di appartenenza: per i soggetti che presentano una soglia ISEE inferiore o pari a 4.500 euro, il beneficio erogato è pari a 450 euro. Per i soggetti che presentano una soglia ISEE compresa tra 4.500,01 e 7.500 euro, beneficio pari a 380 euro. Per i soggetti che presentano una soglia ISEE compresa tra 7.500,01 e 9.200 euro, il beneficio erogato è di 200 euro. Si tratta di benefici importanti che vanno eventualmente ad aggiungersi alla 14esima mensilità prevista dalla legislazione nazionale: benefici che il Comune di Arezzo concede secondo criteri meno restrittivi, sia da un punto di vista anagrafico che di reddito, rispetto a quelli statali. Per questo, potranno usufruirne anche coloro che vengono esclusi dall’erogazione della 14esima suddetta.

I sindacati firmatari il protocollo d’intesa s’impegnano a compilare, presso le loro sedi, la domanda ai cittadini in possesso dei requisiti richiesti, consegnarla direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Arezzo o spedirla a mezzo posta al seguente indirizzo: Ufficio Protocollo del Comune di Arezzo, Piazza Libertà 1. In tal caso fa fede il timbro postale.
Stesse modalità, di consegna diretta o tramite posta, per i singoli cittadini che non si avvarranno del servizio e si attiveranno autonomamente. In sintesi i cittadini potrano rivolgersi, a partire dal 14 settembre, all’Ufficio Protocollo del Comune, all’Urp, all’ufficio unico sociale di piazza San Domenico, ai sindacati firmatari del protocollo.