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Anziani attivi: CNA chiede un confronto a Regione e Provincia

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Un confronto sulle attività e sui servizi sociali. Lo chiede CNA Pensionati Arezzo alla Regione Toscana e alla Provincia di Arezzo. “Sono molti gli argomenti che intendiamo affrontare – afferma il Presidente Giuseppe Valenti. Pensiamo alla definizione e regolamentazione delle attività e dei servizi di utilità sociale quali, ad esempio, le assistenze domiciliari ad anziani, malati e portatori di handicap, le piccole manutenzioni delle case degli anziani, oppure gli aiuti alla mobilità e al trasporto delle persone con difficoltà motorie, oppure ancora le assistenze e la cura dei bambini nelle famiglie in cui i genitori lavorano”.
“Queste attività – aggiunge Barbara Bennati, responsabile Area Politiche Sociali di CNA – hanno alti contenuti di utilità sociale e, se svolte secondo certe condizioni e certe garanzie per coloro che ricevono i servizi, potrebbero essere inquadrate nei principi di sussidiarietà tra pubblico e privato e perciò dare una sostanziale mano al sistema di welfare locale e alle famiglie”.
“Ultimo elemento che vogliamo portare come spunto di riflessione – sostiene Leo Milanesi, CNA Pensionati Arezzo – è quello del pagamento delle prestazioni e dei servizi di utilità sociale attraverso quelli che in alcuni paesi europei come la Francia chiamano “buoni lavoro sociale”, una sorta di voucher specifici comprensivi del compenso al lavoratore, dei contributi previdenziali alla gestione dei parasubordinati dell’INPS e del premio INAIL, che potrebbero essere acquistati dalle persone e dalle famiglie presso le rivendite autorizzate. Il pagamento delle prestazioni di lavoro con tali buoni, comporterebbe non solo una notevole semplificazione degli adempimenti burocratici e dell’eventuale rapporto di lavoro, ma anche l’accesso ai benefici di carattere fiscale e contributivo. Inoltre, ove esso fosse ritenuto valido, ci potrebbe essere una costruttiva collaborazione tra associazioni come la nostra e il Ministero del Lavoro, le Regioni e gli Enti locali, che potrebbe esplicarsi nella fase di predisposizione delle normative, ma anche in quella successiva dell’applicazione”.
Le proposte di Cna Arezzo nascono dalla valutazione della situazione locale ma anche dalla ricerca condotta a livello nazionale dell’associazione con la Swg. “Dallo studio ‘Anzian’Attivi’ – ricorda Barbara Bennati – emerge un’immagine degli anziani molto diversa dallo stereotipo cui siamo abituati. L’anziano di oggi è una persona dinamica, che coltiva molti interessi ed ha ancora molto da offrire alla società. Il bisogno di sentirsi utile è, tra questa fascia della popolazione, molto più pronunciato rispetto al passato ed è fortemente legato alla percezione della qualità della vita. L’analisi dei bisogni della popolazione della terza età fa inoltre emergere che i servizi di cura alla persona o alla casa, passano in secondo piano, mentre emerge la forte predisposizione a condividere le esperienze e il desiderio di dedicare il proprio tempo agli interessi culturali e ai passatempi. Secondo la ricerca sono poi circa 1 milione di pensionati disposti a rientrare nel mondo del lavoro, anche saltuario e più leggero. Questo numero sale a 1 milione e mezzo nel caso di agevolazioni fiscali per i pensionati che vogliono lavorare. Privilegiando l’ambito di attività della loro esperienza professionale. Un ulteriore settore che interessa gli intervistati è la formazione per la terza età”.