RAID – Un tribunale saudita ha autorizzato il divorzio di una bambina di otto anni dal marito 47enne, dopo che due richieste precedenti erano state respinte. Ne dà notizia la stampa saudita, secondo cui il decreto di divorzio è stato accolto dal tribunale della città di Onayza dopo "una serie di appelli rivolti al marito dalle autorità locali". Il matrimonio era stato combinato nei mesi scorsi dal padre della bambina, data in moglie a un suo amico per ripagare un debito di 50mila rial, circa 13mila euro, che aveva con lui.

A chiedere l'intervento del tribunale nel caso, che nel frattempo aveva attirato l'attenzione delle organizzazioni per i diritti umani di tutto il mondo, era stata la madre della bimba, che aveva chiesto l'annullamento del matrimonio. Ma il giudice responsabile della vicenda, Habib al-Habib, aveva respinto la richiesta sostenendo che la madre – separata dal marito – non era la tutrice legale della bambina e che dunque non poteva rappresentarla davanti alla corte. Inoltre, aveva stabilito che la bambina avrebbe potuto lei stessa presentare richiesta di divorzio una volta raggiunta la pubertà.

Lo stesso giudice aveva però anche chiesto al marito della bimba di firmare una dichiarazione con la quale si impegnava a non avere rapporti sessuali con lei fino alla pubertà. Ma, secondo l'avvocato della bambina, il padre aveva già chiesto che il matrimonio non venisse consumato fino al raggiungimento del 18esimo anno. Respinta la prima richiesta, la madre della bambina – che alla figlia non ha raccontato nulla della vicenda – ha fatto ricorso e la Corte d'appello ha rinviato il caso al giudice. Che nelle settimane scorse aveva respinto di nuovo la richiesta. Poi, la decisione del tribunale di Onayza, che ha approvato il decreto.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign