Home Politica Archivio Vasari: ‘Il Governo ne impedisca la vendita’

Archivio Vasari: ‘Il Governo ne impedisca la vendita’

0
Archivio Vasari: ‘Il Governo ne impedisca la vendita’

AREZZO – La Soprintendenza archivistica per la Toscana ha notificato al Comune di Arezzo che l’Archivio Vasari è stato venduto per 150 milioni di euro. Si parla di una società russa della quale non è stato reso noto il nome. Sono in corso le traduzioni degli atti.
“Siamo di fronte ad un evento disastroso e da scongiurare in ogni modo”, ha detto stamani il Sindaco Giuseppe Fanfani. “Un paese civile non vende né la sua memoria né il suo patrimonio culturale. E’ poi gravissimo che il Ministero dei Beni culturali, attraverso la Soprintendenza archivistica della Toscana, abbia comunicato in maniera fredda e burocratica a noi, alla Provincia di Arezzo ed alla Regione Toscana questo fatto. Non solo: ci ricorda che abbiamo a disposizione novanta giorni per esercitare il diritto di prelazione. E questo come se un Comune di dimensioni come Arezzo potesse avere a disposizione 150 milioni di euro”.
L’obiettivo del Sindaco è quello di bloccare la vendita. Ha quindi scritto al Presidente del Consiglio ed al Ministro per i beni culturali. Una lettera destinata anche al Presidente Putin, attraverso l’ambasciata a Roma, in considerazione del fatto che la società acquirente è russa.
“La vendita a privati del grande patrimonio costituito dall’archivio Vasari, riconosciuto come di ‘interesse storico particolarmente importante’ – scrive Fanfani – è cosa inconcepibile per una nazione civile che si appresta oltretutto a celebrare nell’anno 2011 il cinquecentenario della nascita di Vasari, con una serie di grandi manifestazioni di rilevanza internazionale. La vendita del grande patrimonio storico culturale costituito dall’archivio Vasariano, sarebbe al tempo stesso una perdita gravissima per la cultura italiana, oltrechè un evidente motivo di discredito internazionale. E mi meraviglia, per tale motivo, che la cosa sia gestita in maniera puramente burocratica come si trattasse della vendita di un qualsiasi bene sottoposto a tutela, nel silenzio generale”.
Il Sindaco di Arezzo conferma che “la città di Arezzo non sarebbe disponibile a tollerare un evento che soffrirebbe come affronto alla propria cultura ed alla propria storia”. Chiede quindi al Presidente del Consiglio ed al Ministro “di attivarsi tempestivamente ponendo in essere tutte le attività necessarie a scongiurare un simile evento, nelle forme ritenute più idonee, provvedendo anche ove necessario all’acquisto al patrimonio dello Stato dell’archivio in questione”.
Il Sindaco Fanfani ha anche scritto ai parlamentari eletti nel collegio aretino (Maurizio Bianconi, Donella Mattesini e Rolando Nannicini) chiedendo loro “intervenire immediatamente presso il Parlamento e presso il Governo con ogni strumento istituzionale, perché un simile pericolo sia scongiurato”.
Una terza lettera è stata indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale, Claudio Martini, all’assessore Cocchi ed ai consiglieri regionali eletti ad Arezzo. Anche ad essi vengono chieste azioni per scongiurare la perdita dell’Archivio Vasari.
Se verrà comunque confermata, l’Amministrazione comunale è intenzionata a chiedere una verifica degli atti e delle procedure alla Procura della Repubblica.