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Arezzo e la Cultura

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Seguendo l'esempio delle associazioni che in questi giorni si sono espresse su argomenti che ritengo essenziali per la crescita della nostra città, intendo esprimere la mia opinione sulla situazione della cultura ad Arezzo e sulla necessità di una piena condivisione di idee e progetti fra gli enti preposti, le associazioni e i singoli che da anni lavorano su un settore, quello culturale, difficile e faticoso quanto importante.

Da molti anni mi occupo di mostre ed eventi culturali cercando di portare il mio contributo, delle volte con estrema difficoltà, per la crescita della nostra provincia e del nostro territorio. Condivido interamente la presa di posizione di altre realtà culturali attive ad Arezzo e credo necessario un maggior coinvolgimento delle suddette in eventi e manifestazioni che riguardano la città ed il territorio.

Purtroppo per quello che riguarda le Arti Visive, ed in particolare per l'Arte Contemporanea, settore specifico di cui mi occupo, non molto è stato fatto in questi anni dalle amministrazioni che si sono succedute in città ed i singoli eventi, seppur interessanti, non possono colmare il vuoto programmatico che viene avvertito. Città meno importanti della nostra sono molto più propositive e più attente al livello culturale che viene proposto. Ad Arezzo, non solo non esiste un programma preciso e appuntamenti con cadenza annuale che possono arricchire la comunità, come avviene nelle città di Corciano e Cortona, ma il livello delle mostre è decisamente modesto e ciò lede il prestigio raggiunto con le mostre di Piero Della Francesca e dei Della Robbia. Sicuramente un tavolo attorno al quale discutere è necessario, certamente per meglio sfruttare eventi importanti come il Play Arezzo Art Festival arricchendolo di altri contenuti e indubbiamente per valorizzare le risorse della nostra città, tenendo presente che la cultura è il nostro futuro e che dalla cultura si riconosce l'importanza di una comunità.

Articlolo scritto da: Danilo Sensi – Critico d’Arte