Home Cronaca Arriva la ‘mozzarella cornicello’ per scacciare la jella a tavola

Arriva la ‘mozzarella cornicello’ per scacciare la jella a tavola

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NAPOLI – Duecento kg di mozzarella di bufala a forma di 'cornicello' napoletano, per augurare 'bbona ciorta' pure a tavola. E' l'iniziativa lanciata oggi dal caseificio 'Regno Bianco' di Quarto, in provincia di Napoli. ''Abbiamo fatto duemila mozzarelle a forma di cornicello – dice all'ADNKRONOS Marco Chiaro, che insieme al fratello Armando gestisce il caseificio della mozzarella sperimentale – e in poche ore sono letteralmente andate a ruba. E' stato un successo, e da domani in poi facciamo il bis. Un po' di scaramanzia serve sempre''.

L'idea di una produzione così originale porta però la firma di Salvio Corcione, meglio conosciuto come 'Mister cornicello'. Lui ha 58 anni e di professione fa la guida turistica. Di cornicelli scacciajella ne possiede più di 1500, ma ''per completare la mia collezione di cornicelli – spiega all'ADNKRONOS Corcione – ho chiesto ai miei amici del caseificio di realizzare questo prodotto. Per me è l'unico modo per portare in tutto il mondo la positività dei prodotti campani. Sapore, amore, calma e il calore della famiglia: attorno a una 'mozzarella a cornicello' le persone troveranno tutto questo''.

''E domani – annuncia il collezionista – farò di più: accompagnando dei turisti americani a Capri, regalerò loro la mozzarella di bufala antijella e lo farò davanti al monumento che mi è stato dedicato nell'isola di Tiberio: si chiama monumento a Mr. Cornicello, è alto due metri e 27 centimetri ed è in ferro battuto''.

Quindi, raccontando la singolare passione che lo ha fatto conoscere ovunque, Mr. Cornicelllo spiega: ''Quando ero piccolo mio padre mi regalò un cornicello che portava all'orologio. Da allora non ho più smesso di collezionarne: ne ho più di 1.500, di tutti i tipi. E domani mostrerò ai turisti il pezzo più piccolo della mia collezione: un cornicello che rappresenta la bandiera italiana. E' talmente piccolo che per vederlo ci vuole una speciale lente. Dirò loro che per campare meglio serve avere il cornicello appresso, mangiare buona mozzarella e sorridere''.

''In questo tempo di crisi – rimarca il collezionista – il cornicello aiuta. Ma – avverte Corcione con proverbiale sapienza partenopea – bisogna tenerlo sempre a destra e girarlo tre volte in senso orario, per proiettarsi nel futuro''.

E siccome il corno per 'funzionare' deve essere donato (e terminare sempre con la punta), c'è da giurarci che saranno in tanti a regalare ad amici e familiari per le prossime feste la mozzarella di bufala anti-iettatori, che nel pantheon della scaramanzia napoletana si affianca così alle tradizionali corna e alla formula 'aglio, fravaglio e fattura ca nun' quaglia'. Per scacciare la malasorte e 'mangiare' un po' di speranza, a Napoli come nel resto del mondo.