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Artisti in piazza contro i tagli ai fondi dello spettacolo

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Roma – Palloncini neri in segno di lutto e le note dell'orchestra regionale del Lazio hanno fatto da sfondo alla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo contro i tagli del governo al Fus (Fondo unico per lo spettacolo) indetta davanti a piazza Montecitorio dalle associazioni e dai sindacati di categoria. Tanti i registi, gli attori e gli esponenti del mondo della cultura e della politica, di maggioranza e opposizione, uniti per chiedere al governo il reintegro del Fus. Tra loro il segretario del Pd Dario Franceschini, Walter Veltroni, Gabriella Carlucci e Luca Barbareschi del Pdl, quest'ultimo fischiato dalla folla durante il suo intervento.

Tra i presenti Carlo Verdone, Mario Monicelli, Maurizio Scaparro, i fratelli Vanzina, Mariangela Melato, Luca Zingaretti e Andrea Purgatori che a nome dell'associazione 100 Autori ha fatto parte della delegazione uscita da palazzo Chigi dopo un incontro con il sottosegretario Gianni Letta.

"Tutti i governi -sottolinea Monicelli- sono contro il cinema e la cultura perche' non sono a loro favorevoli. Sono qui per esprimere solidarieta' ai miei colleghi". E sull'ipotesi di boicottare il Festival del cinema di Venezia paventato al global summit dei produttori cinematografici, riunitosi nei giorni scorsi a Ischia, Scaparro dice: "non credo nelle manifestazioni che devono boicottare i festival, se dobbiamo interrompere qualcosa facciamolo con quello che non ci piace come il 'Grande Fratello' e non con chi lavora tra noi".

Presenti i parlamentari del Pdl Luca Barbareschi e Gabriella Carlucci. Il primo ha voluto sottolineare che "con la mia convinta adesione alla manifestazione che, finalmente, vedra' dalla stessa parte tutti gli operatori dell'industria dell'intrattenimento, intendo, dall'interno delle Istituzioni, come parlamentare, spingere affinche' l'industria culturale sia provvista di risorse economiche". Sulla stessa linea la Carlucci: ''E' proprio il caso di dire che sulla questione del ripristino dei fondi del Fus mi considero, a pieno titolo, deputata di lotta e di governo. Da una parte infatti aderisco convintamente alla manifestazione di protesta organizzata dal mondo dello spettacolo oggi pomeriggio davanti a Montecitorio, dall'altra mi sto battendo, con il mio governo, per ottenere l'introduzione di una norma specifica, all'interno del decreto anticrisi, che restituisca all'industria dell'intrattenimento quei soldi necessari ad evitare il fallimento di migliaia di imprese, la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro".

Per il regista e attore romano Carlo Verdone "non è una buona idea boicottare la Mostra del cinema di Venezia. Sarebbe meglio utilizzarla come vetrina per problemi e richieste", ha detto. "L'industria dello spettacolo -continua Verdone- conta 250 mila lavoratori che presto o tardi perderanno il lavoro, e' un'industria enorme che si sta affermando, lo si vede dalla chiusura di alcuni cinema in centro a Roma". L'attore cita in particolare "quelli con una determinata programmazione. Il rischio e' che resteranno aperti soltanto i multiplex dove la programmazione e' soprattutto di tipo commerciale".

Articlolo scritto da: Adnkronos