Home Cronaca Auto killer, 13 vittime ogni giorno sulle strade

Auto killer, 13 vittime ogni giorno sulle strade

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ROMA – Ogni giorno in Italia si verificano 598 incidenti stradali che provocano la morte di 13 persone e il ferimento di altre 849. Nel 2008 sono stati rilevati 218.963 sinistri che hanno causato il decesso di 4.731 persone e il ferimento di altre 310.739. Rispetto al 2007 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-5,2%), dei feriti (-4,6%) e un calo consistente del numero dei morti (-7,8%).

Diminuiscono quindi gli incidenti e le vittime sulle strade italiane, come evidenziato dal rapporto Aci-Istat illustrato ieri a Roma presso l'Automobile Club d'Italia che sottolinea come nel 2008 vi sia stato un calo dei sinistri, dei morti e dei feriti rispetto all'anno precedente.

Alla presentazione sono intervenuti, oltre al presidente dell'Aci, Enrico Gelpi e quello dell'Istat, Enrico Giovannini, anche il vicepresidente dell'Unione europea e commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, il presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, Luigi Grillo e quello della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci. La presentazione del rapporto Aci-Istat precede di 48 ore la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada promossa dall'Onu per domenica.

''Non raggiungeremo l'obiettivo europeo di ridurre della metà le vittime della strada entro il 2010 rispetto ai dati del 2000 -ha affermato il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi- ma il calo degli incidenti registrato anche nel 2008 dimostra l'efficacia dei provvedimenti finora adottati dal Parlamento e dal governo. Potremmo conseguire risultati migliori con un coordinamento nazionale delle varie iniziative di sensibilizzazione pubblica per la sicurezza stradale''.

Dal rapporto emerge quindi che l'Italia è 11esima nella corsa verso l'obiettivo Ue, con una riduzione del 33% del numero dei morti sulle strade, comunque positiva se paragonata alla media dei 27 Paesi dell'Unione, pari a -31,2%. Il traguardo del 2010 è invece già stato raggiunto da Lussemburgo (-53,9%), Portogallo (-52,9%) e Lettonia (-50,2%). Vicini all'obiettivo sono la Francia (-47,1%), la Spagna (-46,3%) e Germania (-40,3%). Due invece i Paesi che registrano un aumento delle vittime rispetto al 2000: Romania (+22,5%) e Bulgaria (+4,8%).

Dal rapporto luglio si conferma il mese 'nero' (689 incidenti e 16 morti al giorno), sabato il giorno con più morti (17,2%), le 18 l'ora critica (17.731 incidenti con 354 morti e 25.137 feriti). Di notte si verificano meno incidenti ma più pericolosi e i week end sono fortemente a rischio. Oltre il 90% degli incidenti è causato da comportamenti scorretti e da distrazione. Le condizioni psicofisiche alterate da alcol o sostanze stupefacenti sono invece la causa di circa il 3% degli incidenti.

I giovani 'under 30' sono i più colpiti: la fascia di età 25-29 risulta quella con il numero di morti più elevato mentre tra i 20 e i 24 anni si registrano più feriti. Il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane (rispettivamente 76,8%, 43,9%, 73,5%), ma quelli più gravi avvengono sulle strade extraurbane con 5,7 decessi ogni 100 incidenti. Più sicure infine le autostrade dove si sono verificati nel 2008 12.372 incidenti (5,7% del totale), con 452 decessi (9,6%) e 20.631 feriti (6,6%), una riduzione quindi del 9,3% degli incidenti rispetto al 2007.

Articlolo scritto da: Adnkronos