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Belgio, strage all’asilo nido. Il Paese sotto shock

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Belgio, strage all’asilo nido. Il Paese sotto shock

BRUXELLES – "Un inferno". Il ministro dell'Interno del Belgio Guido De Padt non ha esitato a definire così un terribile quanto assurdo fatto di sangue che ha coinvolto un asilo nido a Termonde, una cittadina fiamminga di 40mila abitanti a 30 km a nordovest di di Bruxelles.

Una strage degli innocenti il cui bilancio finale, dopo una serie di informazioni contrastanti, vede due bambini e una maestra uccisi a coltellate da uno squilibrato, altri 12 bambini e due adulti feriti, alcuni in modo grave.

"Il paese è sotto shock" ha dichiarato il premier belga Herman Van Rompuy. Sconvolgente e' l'incredibile facilita' con cui l'assassino, un giovane di 28 anni, ha potuto perpetrare il massacro. Sono le 10 del mattino, l'uomo suona al campanello dell'asilo nido dal nome macabramente ironico, visto quello che e' successo, di 'Fabeltjesland', Terra delle favole.

Dentro ci sono 18 bambini tra zero e tre anni e sei maestre. In Belgio e' uso mandare al nido anche neonati di pochissimi mesi, che vengono tenuti in culle e allattati dal personale dell'asilo. Il ministro De Padt, sintetizzando il racconto dei testimoni, parla di un uomo dalle palbebre tinte di nero e dal volto invece pitturato di bianco e i capelli rosso fuoco.

Nonostante quest'aspetto sconcertante, quando chiede di entrare per avere un'informazione, viene fatto passare. Un errore terribile: l'uomo, ha riferito ancora De Padt, "e' andato direttamente nell'ala riservata ai neonati e ha dato numerosi colpi di coltello a vari bambini. Poi si e' spostato in un'altra sezione e ha ripetuto il gesto".

Una maestra che cerca di fermarlo paga con la vita. "C'era sangue dappertutto, era incredibile – ha raccontato sconvolto Theo Janssens, vicesindaco di Termonde – veramente un massacro".

L'autore della strage se n'e' quindi andato tranquillamente in bicicletta, ma un'ora e mezzo dopo e' stato fermato dalla polizia, che gli dava la caccia con cani ed elicotteri. Aveva con se' nel suo zaino ancora il coltello insanguinato, nell'arresto è rimasto leggermente ferito. E' stato medicato e trasferito in carcere, ma per ora non collabora, non risponde, sghignazza in modo strano.

Nel pomeriggio un portavoce di uno dei sei ospedali coinvolti aveva parlato di un terzo bambino morto, il che avrebbe portato a quattro le vittime, ma e' stato un errore. Anzi, il ministro della Giustizia De Cleck ha riferito che, secondo i medici, nessuno dei feriti, neppure quelli piu' gravi, sono in pericolo di vita.