Home Nazionale Benedetto XVI depone preghiera tra le pietre al Muro del pianto

Benedetto XVI depone preghiera tra le pietre al Muro del pianto

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GERUSALEMME – Il Papa Benedetto XVI è stato oggi il primo Papa ha visitato a Gerusalemme la Cupola della Roccia, il più antico monumento islamico in Terrasanta, nella Spianata delle Moschee, che include la roccia sulla quale ha pregato Maometto prima di interprendere il suo viaggio verso il cielo. Accolto dall muftì di Gerusalemme Mohammed Hussein e da alti esponenti della Waqf, l'ente religioso per la gestione dei luoghi sacri islamici a Gerusalemme, Ratzinger si è levato le scarpe entrando nella moschea.

Imponenti le misure di sicurezza che hanno visto dispiegate centinaia di poliziotti e militari e la zona sorvolata costantemente da elicotteri. A seguito dell'incontro di 30 minuti con il Mufti, il Pontefice si è trasferito al Muro del Pianto, il luogo più sacro per gli ebrei, dove, come è tradizione,ha deposto una preghiera tra le pietre chiedendo a Dio d'inviare la pace in Terrasanta. Mentre palestinesi facevano volare nel cielo sopra Gerusalemme est palloncini con i colori della loro bandiera.

"Dio di tutti i tempi, nella mia visita a Gerusalemme, la 'città della pace', casa spirituale di ebrei, cristiani e musulmani, Ti porto le gioie, le speranze e le aspirazioni, le tribolazioni, le sofferenze e il dolore di tutto il tuo popolo nel mondo", si legge nel biglietto che Benedetto XVI ha infilato fra le fessure del Muro. Il testo in inglese viene riportato dal sito del 'Jerusalem Post'. "Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe -continua il biglietto- ascolta il grido degli afflitti, di chi ha paura, degli abbandonati, manda la Tua pace su questa Terra Santa, sul Medio Oriente, su tutta la famiglia umana, muovi il cuore di tutti quelli che chiamano il Tuo nome, perché camminino umilmente nel cammino della giustizia e della compassione". Il biglietto si conclude con la citazione di un versetto del libro delle Lamentazioni dell'Antico Testamento: "Dio è buono verso chi è in Sua attesa, verso le anime che Lo cercano (Lam 3: 25)".

Ratzinger è poi tornato a parlare di pace e invocare il dialogo senza ''riluttanza o ambiguità'' tra Chiesa cattolica e islam nel suo discorso pronunciato sulla Spianata delle Moschee: "In un mondo tristemente lacerato da divisioni, questo sacro luogo serve da stimolo e costituisce inoltre una sfida per uomini e donne di buona volontà ad impegnarsi per superare incomprensioni e conflitti del passato e a porsi sulla via di un dialogo sincero finalizzato alla costruzione di un mondo di giustizia e di pace per le generazioni che verranno". Visitando il Cenacolo, dove secondo la tradizione cristiana Gesù celebrò l'ultima cena con i discepoli, Benedetto XVI ha rievocato la nascita della prima comunità cristiana, sottolineando che "un nuovo impulso spirituale verso la comunione nella diversità nella Chiesa Cattolica ed una nuova consapevolezza ecumenica hanno segnato il nostro tempo".

Ma il dialogo interreligioso è stato anche al centro dell'incontro di oggi fra Benedetto XVi e i rabbini capo d'Israele, il sefardita Shlomo Amar e l'ashknazita Yona Metzger che ha proposto la creazione "di una Onu per le religioni accanto a quella dei diplomatici e gli uomini di Stato''. Ricordandoo "il segno di buona volontà" rappresentato dalle visite dei rabbini capo in Vaticano nel 2003 e il 2005, a loro ha Ratzinger ha assicurato che "la Chiesa Cattolica è irrevocabilmente impegnata sulla strada decisa dal Concilio Vaticano Secondo per una autentica e durevole riconciliazione fra cristiani ed ebrei". E, fedelmente alla Dichiarazione Nostra Aetate, "continua a valorizzare il patrimonio spirituale comune a cristiani ed ebrei e desidera una sempre più profonda mutua comprensione e stima tanto mediante gli studi biblici e teologici quanto mediante i dialoghi fraterni".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign