Home Cronaca Bertolaso: ‘Cinquecento ospedali a rischio sismico. Servono fondi’

Bertolaso: ‘Cinquecento ospedali a rischio sismico. Servono fondi’

0

ROMA – La riqualificazione degli ospedali italiani, per renderli sicuri e a prova di terremoto nelle zone della Penisola a rischio sisma, "procede in maniera lenta e parziale". A riconoscerlo è Guido Bertolaso, a capo della Protezione civile, nel corso dell'audizione in Commissione d'inchiesta sull'efficacia ed efficienza del Ssn di Palazzo Madama sulle condizioni strutturali degli ospedali collocati in zone a rischio sismico.

"Non meno di 500" i nosocomi italiani situati in queste aree, ha riconosciuto lo stesso Bertolaso. Che ha individuato nelle "zone dell'arco appenninico e nel Meridione, eccezion fatta per la Sardegna" le aree più a rischio.

In passato, ha ricordato il numero uno della Protezione civile, sono stati stanziati 65 mln di euro e successivamente 234 mln per la messa in sicurezza delle strutture strategiche del territorio. Fondi che sono stati utilizzati per eseguire oltre "7.000 verifiche" su edifici strategici: non solo ospedali, dunque, "ma anche Prefetture, questure, caserme dei vigili del fuoco, scuole soprattutto, edifici per anziani. E sono stati fatti i primi interventi di riqualificazione". Si tratta di fondi che, tuttavia, "non sono stati sufficienti". Basti pensare che solo sul fronte degli edifici scolastici "bisognerebbe verificare 15 mila strutture". "E' importante ora – ha sottolineato Bertolaso – avere disponibilità finanziaria per poter procedere". Nel Ddl per l'Abruzzo approvato da Palazzo Madama, "è previsto un miliardo di euro – ha precisato – per la verifica" non solo degli ospedali, ma di tutte quelle strutture che risultano strategiche in situazioni d'emergenza, "e per la loro messa in sicurezza". E benché il provvedimento riguardi l'Abruzzo, questo capitolo di spesa "concerne l'intera Penisola".

E anche se il miliardo previsto nel Ddl, "non basta – ha riconosciuto Bertolaso incalzato dai giornalisti al termine dell'audizione – intanto iniziamo. La verità è che per mettere in sicurezza dal rischio sismico, ma anche vulcanico e idrogeologico le strutture del nostro Paese ci vorrebbero decine di leggi finanziarie tutte insieme. Ma occorre iniziare piuttosto che fermarsi a polemizzare".

In Italia ci sono anche realtà all'avanguardia in materia di rischio sismico. L'Ospedale del Mare di Napoli "è l'unico esempio virtuoso" tra i nosocomi costruiti in zone sismiche. Il solo, in altre parole, a prova di terremoto "perché costruito su isolatori sismici", ovvero su 'cuscinetti' che lo rendono in grado di sopportare qualsiasi emergenza di questo genere. "Non mi risulta nessun altro ospedale in Italia – ha ribadito Bertolaso – costruito secondo i più avanzati ritrovati della tecnica su questo fronte''. "Peccato – ha fatto notare Bertolaso – che l'Ospedale del Mare non sia ancora entrato in funzione, nonostante la struttura sia ormai terminata. E' auspicabile che diventi operativo al più presto".

Bertolaso ha inoltre chiarito che nonostante "alcuni scienziati ritengano che l'ospedale del mare di Napoli sia stato costruito nella zona rossa per il rischio di eruzione vulcanica – ha detto -. Così non è". Se il Vesuvio dovesse 'svegliarsi' "l'unico rischio è quello legato all'esposizioni alle ceneri".

Quanto all'ospedale mobile del G8 alla Maddalena "sarà pronto", dunque aprirà i battenti all'Aquila, "entro fine mese, come precisato sin dall'inizio".

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute/Ign