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Bilancio sociale: alcune cose fatte

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Nelle pagine del Bilancio Sociale di Fine Mandato sono richiamate le principali realizzazioni delle singole aree di intervento. Una sintesi che non può non cominciare dalla grande stagione dei cantieri, che ha consentito di realizzare opere di straordinaria importanza per il territorio, quali le varianti di Levane sulla Sr 69, di Calbenzano e Bibbiena sulla Sr 71; nonché di avviare interventi di portata storica, quale il cantiere per la nuova Strada di fondovalle del Valdarno o per la variante di Camucia. Nel frattempo, l’Anas ha portato a compimento la realizzazione degli ultimi lotti del tratto Palazzo del Pero – Le Ville, per le quali l’azione della Provincia e del sistema locale è stata a dir poco decisiva. In conseguenza delle competenze acquisite in materia di urbanistica e governo del territorio, la Provincia ha accompagnato quasi tutti i comuni alla approvazione dei nuovi Piani strutturali ed ha esaminate oltre 850 pratiche di varianti urbanistiche adottate dai Comuni nel periodo di riferimento. Per l’abbassamento del rischio idraulico sono state realizzate le casse di espansione di Bibbiena, sull’Arno; la messa in sicurezza del Ciuffenna; e avviata la realizzazione della Cassa di espansione sull’Ambra. Da segnalare anche il completamento del sentiero della bonifica Arezzo-Chiusi. Nel settore della tutela ambientale ricordiamo l’attività per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati, e quella di supporto all’Ato, per la programmazione del sistema di gestione dei rifiuti; mentre è proseguito il rilevamento della qualità dell’aria, affidato al Dipartimento Provinciale dell’A.R.P.A.T. di Arezzo. Risultati significativi sono stati ottenuti nella gestione della fauna e del patrimonio ittico, dove spiccano esempi come il centro studi di Casa Stabbi e il successo dell’area Tail Water di Sansepolcro. Una sostanziale svolta ha riguardato la gestione del trasporto pubblico, con la gara di appalto che ha costituito la premessa della firma del contratto di servizio, pari a 80 milioni di Euro, avvenuta nel Giugno 2005 e all’inizio dei servizi a partire dal 1° luglio. Di particolare rilievo per la comunità locale anche la definizione e approvazione del Piano Provinciale di Protezione Civile. Notevole, anche se con grosse difficoltà economiche, l’impegno per l’edilizia scolastica. Basti citare la ristrutturazione e recupero del palazzo "La Moderna" per il completamento della nuova sede dell’ ITC di Cortona, la realizzazione della grande palestra del Primo Centro Scolastico di Arezzo, la realizzazione del nuovo centro scolastico del Valdarno, il nuovo Itis ad Arezzo, la nuova palestra di Sansepolcro e moltissimo altro. Sempre in tema di edilizia, ricordiamo il restauro conservativo della Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia e la realizzazione nell’ambito del Palazzo Provinciale di un vero e proprio "percorso museale". Nel corso di questo mandato si sono pressoché portati a compimento i lavori per la realizzazione della rete irrigua del Distretto 21, che interessa le aree agricole nei Comuni di Arezzo, Civitella Val di Chiana e Monte San Savino. E sempre in tema di grandi infrastrutture per lo sviluppo, abbiamo salutato la nuova centrale di Caviglia e la definizione della convenzione tra Enel, Regione, Provincia e Comune per l’intervento di ripristino dell’area mineraria, che prevede investimenti pari a 25 milioni di Euro.

Il sostegno all’economia e la promozione
Nel settore del sostegno alle attività economiche, da citare la realizzazione del nuovo Piano Provinciale di Sviluppo, l’avvio dell’attività del Centro Innovazione Oro Moda, con il lancio di Tech-shop, il primo vero e proprio bando per l’innovazione; nonchè l’avvio dell’incubatore di imprese di Caviglia e la costante azione di sostegno alla competitività del sistema. Di assoluto rilievo l’applicazione del Piano di Sviluppo Rurale in agricoltura, con investimenti per decine di milioni di Euro. Costituiti anche cinque consorzi di prodotto che hanno una filiera in qualità con disciplinari e marchi collettivi: Abbucciato Aretino, Prosciutto del Casentino, Pollo del Valdarno, Farina di castagne del Pratomagno, Patata di Cetica, cui ha fatto riscontro la creazione e avviamento delle Strade dei sapori del Casentino e della Valtiberina e il consolidamento della Strada del vino Terre di Arezzo e la realizzazione di una efficacie politica di valorizzazione dei prodotti locali di qualità. A metà tra valorizzazione del patrimonio culturale e promozione integrata del territorio stanno i grandi eventi come la mostra di Piero della Francesca e quella attualmente in corso sui Della Robbia, due dei momenti che hanno maggiormente segnato questo quinquennio amministrativo. Basti ricordare il grande impatto sul territorio della mostra Piero e le Corti Italiane, con 160.000 visitatori e una presenza mediatica senza precedenti. Di rilievo anche il rilancio della mostra Cortonantiquaria e il proseguimento del progetto di valorizzazione del percorso etrusco. I risultati sono leggibili nell’impatto sul territorio e nel consistente aumento delle presenze turistiche, ormai stabili oltre il milione all’anno. Sono stati quasi 80.000, di cui quasi 5.000 imprese e 75.000 cittadini, gli utenti dei servizi di formazione e orientamento professionale.

Il lavoro, il sociale e la cultura locale.
Ma la vera rivoluzione è stata quella dei servizi per l’impiego, una delle grandi scommesse vinte dalla Provincia in questo mandato, con i nuovi Centri per l’Impiego dimostratisi numeri alla mano tra i più efficienti in Italia. In tema di politiche sociali molto si è fatto per sostenere le famiglie e le categorie più deboli, con azioni dirette e fornendo sostegno alla rete del volontariato. Ricordiamo, in particolare l’attivazione di borse di lavoro per disabili psichici e gli inserimenti lavorativi. O la cooperazione internazionale, che ha consentito di dar vita a progetti come 15 minuti per la vita, pensato per le popolazioni colpite dallo Tsunami del 2005. Numerosi i progetti per le pari opportunità, settore nel quale questa provincia è stata del tutto coerente con le premesse che hanno visto ben 4 donne chiamate a far parte della Giunta provinciale. Basti ricordare i progetti Pronto Donna e Donne Insieme, per dare sostegno a chi subisce Violenza, o il progetto Un'altra Strada per l’assistenza e l’integrazione sociale delle donne immigrate e molto altro. Oltre alla politica dei grandi eventi culturali, nel corso di questi 5 anni un costante impegno è stato profuso per tutelare, promuovere e – laddove possibile – recuperare il ricco patrimonio storico e artistico del territorio, mettendo in rete le risorse disponibili. Con riferimento al mondo dello sport, merita una citazione il progetto "SPORTGIOCANDO", che ha visto l'utilizzo di circa 85 giovani diplomati ISEF, con 12.000 ore annuali di attività di insegnamento nelle scuole aderenti, in tutta la provincia, consentendo a migliaia di bambini di praticare attività di base.

L’innovazione e la semplificazione
Un grande sforzo è stato prodotto per l’innovazione, la semplificazione amministrativa e l’e-government. Ricordiamo la realizzazione di progetti quali Educ@geo, Integr@net, Colloc@net, il sostegno alla diffusione della banda larga, intesa come leva strategica dello sviluppo economico e sociale dell’intero territorio provinciale; o la creazione della rete degli Sportelli Integrati Provinciali, grazie ai quali i cittadini hanno potuto concludere le loro pratiche direttamente nel territorio di residenza, senza necessità di recarsi ad Arezzo. Per garantire la maggiore efficienza della gestione amministrativa si è realizzato un programma triennale della formazione che ha coinvolto tutti i dipendenti provinciali, nonchè 104 dirigenti e funzionari di ben 25 Comuni. Da citare, infine, l’attivazione dello sportello antimobbing, che è divenuto un riferimento a livello provinciale.