Home Sport Calcio, Lippi: ‘Per le prossime convocazioni aspettate miracoli’

Calcio, Lippi: ‘Per le prossime convocazioni aspettate miracoli’

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ROMA – "Le convocazioni per la Nazionale le farò giovedì, non ci sarà nessun seminarista, ma qualche 'miracolo' penso di sì, se si intende che si deve accompagnare la carriera di un calciatore giovane o vecchio che magari fa parte di una squadra retrocessa o che non è andata bene in questa stagione. Alcuni di loro saranno convocati. C'è una speranza per tutti: è questo il messaggio che voglio dare". Il tecnico della nazionale italiana di calcio, Marcello Lippi, 'svela' così le sue intenzioni per le prossime convocazioni in azzurro. Il ct non fa nomi ma è lecito pensare che uno dei convocati possa essere l'attaccante del Bologna Marco Di Vaio, capocannoniere del campionato di serie A (VIDEO).

Lippi commenta anche quanto avvenuto al termine della partita Torino-Genoa, con la rissa finale che ha portato oggi il giudice sportivo a squalificare cinque giocatori granata ed uno rossoblu: "Il mio giudizio su quanto accaduto al termine della partita Torino-Genoa è assolutamente negativo, ma bisogna capire l'esasperazione di persone che vedono quasi svanire un obiettivo, una situazione di lavoro e vedono lo spettro della retrocessione". "Non bisogna essere così cattivi nel giudicare – aggiunge -. Non si deve giustificare quanto avvenuto, ma cercare di capire".

"Nello sport, come in qualsiasi altro settore della vita, il bene e il male esiste dappertutto – osserva -. Bisogna vedere quanto è il buono e quanto è il cattivo. Nello sport in generale e nel calcio in particolare, visto che io ne faccio parte, ci sia molto più buono di quanto la gente possa immaginare e naturalmente c'è anche qualche cosa di cattivo".

"Molto spesso viene buttato tutto nel calderone calcio, ma io credo che molte delle cose che succedono vicino al calcio, fuori dagli stadi, vengono spesso usati e strumentalizzati e vengono considerati calcio, invece il calcio è molto migliore di quello che la gente pensa", ha spiegato Lippi.

Il tecnico della nazionale non si sbilancia invece sulla finale di Champions League che vedràdomani sera in campo, allo stadio Olimpico di Roma, il Manchester United e il Barcellona. "Un pronostico non èpossibile – sottolinea -. Si affrontano due grandi squadre, che tutto il mondo si augurava di vedere in questo atto finale, a parte i tifosi delle squadre italiane. Sono le due formazioni più forti con caratteristiche diverse e le metteranno in campo".

"Non si sa chi prevarrà, se la tecnica e la velocità del Barcellona o l'organizzazione, la qualità e l'abitudine alla vittoria del Manchester United -ha aggiunto Lippi -. Giocheranno a viso aperto, ognuno alla sua maniera e vediamo chi prevarrà".

Il tecnico viareggino ha parlato a margine del convegno 'Vince in bono malum' – organizzato dal Csi e dalla sezione Chiesa e sport del Pontificio Consiglio per i Laici, che si è tenuto presso il Pontificio Collegio Urbano 'De propaganda fide' a chiusura dell'Anno paolino e della terza edizione della Clericus Cup.