Home Politica Caporali sul personale del Comune di Arezzo

Caporali sul personale del Comune di Arezzo

0

"Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, in modo corretto, nel dibattito che si è sviluppato sulla politica del personale del Comune di Arezzo, ritengo opportuno fornire, in proposito, l’autentica posizione dell’amministrazione.
Nell’attuale preoccupante contesto economico, che di certo non risparmia i Comuni, gran parte della popolazione e le imprese, la principale responsabilità di chi amministra è quella di trovare un indispensabile ma anche difficile equilibrio fra il livello di contribuzione dei cittadini e la qualità e quantità dei servizi erogati dall’ente amministrato.
In questo scenario occorre evitare atteggiamenti populisti e demagogici, perché è solo con proposte coese e decisioni condivise che si superano le situazioni gravi e difficili.
La demonizzazione e la demagogia sono fra i principali nemici di una crescita democratica della società.
Non possiamo assolutamente ignorare che qualunque tipologia di spesa decisa con l’approvazione di un bilancio annuale deve necessariamente comportare un equilibrio con le possibilità di procurarsi risorse che la finanzino.
Sappiamo tutti che la spesa per gli stipendi del personale è una delle maggiori componenti della spesa del Comune per la stessa configurazione del tipo di servizi erogati.
La normativa attuale obbliga le pubbliche amministrazione a tenere sotto controllo la spesa di personale nel suo rapporto con la spesa complessiva. Quanto più quest’ultima si riduce tanto più la prima necessita di essere contenuta.
Sia pur in presenza di tutti questi vincoli, considero positivi i risultati ottenuti, paragonandoli anche ad altri Comuni italiani, che in sintesi si possono riassumere in una profonda revisione organizzativa che ha portato uno snellimento della struttura burocratica del Comune. Questo comporterà benefici ai cittadini che vedranno semplificato e razionalizzato l’accesso ai sevizi pubblici ed in alcuni casi l’ampliamento dei servizi stessi.
In particolare la politica adottata ha portato a contenere la struttura direzionale attraverso la riduzione della dotazione organica della dirigenza, del numero di dirigenti in servizio e delle posizioni organizzative.
Abbiamo ridotto in modo consistente e programmato la spesa del personale e conseguito una più razionale organizzazione degli uffici del Comune.
Stiamo costruendo un nuovo sistema di erogazione di tutti i servizi del Comune nell’ottica di agevolare e facilitare i cittadini ampliando gli orari di apertura al pubblico e definendo procedure più semplici e certe.
Per questo abbiamo disposto un forte investimento nella formazione del personale e nella sua valorizzazione anche attraverso percorsi di crescita di carriera, nella convinzione che dalla professionalità e competenza dipende la buona riuscita delle innovazioni che stiamo realizzando.
Tutto questo in presenza di pur evidenti difficoltà che un cambiamento così radicale, anche di tipo culturale, comporta.
Pur comprendendo la preoccupazione dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali, ritengo opportuno richiamare tutte le parti sociali al senso di responsabilità che la gestione dell’attuale difficile situazione richiede. Per cui in un’ottica costruttiva, auspicando una fattiva collaborazione di tutti, ritengo che le questioni poste dai dipendenti e dai sindacati debbano essere affrontate correttamente senza ricorrere a sterili strumentalizzazioni che non avvantaggiano nessuno, né i dipendenti nè tantomeno i cittadini nel cui interesse si è svolta l’azione del Comune.
Proprio questo senso di responsabilità ha guidato la proposta fatta dall’amministrazione alle organizzazione sindacali di una ipotesi di contratto decentrato che disciplina la ripartizione delle risorse che finanziano il salario accessorio dei dipendenti. A questa si è accompagnata la destinazione di risorse economiche che consentano il mantenimento dei livelli retributivi acquisiti e anzi l’incremento delle risorse destinate a remunerare la produttività, oltre ad un aumento del valore dei buoni pasto erogati, quindi la diminuzione degli stipendi dei dipendenti è stata scongiurata dalla Giunta come dimostra la proposta della delegazione trattante.
In questo contesto ritengo ineludibile introdurre un sistema di valutazione delle prestazioni in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale, iniziando, come stiamo facendo, dai livelli più alti.
Credo che queste proposte, già in campo, possano essere la base di un equo e buon accordo nell’interesse della città e dei dipendenti.
Organizzazione, razionalizzazione, trasparenza, maggiore efficacia: questi sono stati i principi ispiratori di questa amministrazione."