AREZZO – "Le cronache, basate sulle dichiarazioni non solo di lavoratori e sindacalisti ex Eutelia ma anche dei giornalisti presenti, parlano di aggressione, di false generalità, di provocazione. Ammetto che faccio fatica a credere che in Italia possano esistere soggetti imprenditoriali che, nel pieno di una difficilissima vertenza che dovrebbe vedere il massimo di attenzione e buona volontà da parte di tutti, usino metodi come quelli che sono stati messi in essere stanotte a Roma nella sede dell’azienda.
Il gruppo parlamentare Pd ha già presentato un’interrogazione al Ministro del lavoro, Maurizio Sacconi. Nel documento si scrive che “l'irruzione e' stata compiuta con strumenti atti a divellere le porte degli uffici e i lavoratori presenti in quel momento sono stati svegliati alla luce delle torce elettriche ed e' stato loro intimato di esibire i documenti. Quest'ultima richiesta sarebbe stata avanzata da coloro che hanno compiuto l'irruzione facendo intendere di essere rappresentanti delle Forze dell'ordine".
Spetterà agli inquirenti valutare l’eventuale rilevanza penale di quanto accaduto. Il Governo, nel frattempo, deve comunque convocare urgentemente un tavolo di confronto, presso la Presidenza del Consiglio, sul futuro industriale e occupazionale di Eutelia Agile e questo non solo al fine di scongiurare ulteriori momenti di tensione ma per verificare quali siano le reali possibilità di ripresa e quindi di salvaguardia dell’occupazione.
Chi usa metodi che hanno fatto la storia politica nella prima metà del Novecento in Italia, non ha probabilmente interesse a difendere il posto di oltre 2.000 persone che da luglio non percepiscono più la retribuzione.
Non solo solidarietà, quindi, ai lavoratori ma anche impegno a sostenere la riuscita della manifestazione del 17 dicembre a Roma quando i lavoratori del gruppo Omega di cui fa parte anche Agile (ex Eutelia), scenderanno in piazza con una manifestazione nazionale per denunciare il mancato pagamento dello stipendio da tre mesi.