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Centro prima accoglienza per i minori

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Centro prima accoglienza per i minori

Sarà realizzato nei locali di proprietà della Fraternita dei Laici “Podere La Fonte” nel territorio del Comune di Civitella in Val di Chiana e servirà per accogliere minori stranieri non accompagnati di sesso maschile. Sarà fruibile entro il 2009 grazie al protocollo d’intesa siglato da Comune di Arezzo e Fraternita dei Laici.

“L’accoglienza di minori è un obiettivo prioritario per l’Amministrazione comunale – ricorda l’assessore Francesca Tavanti. Ci troviamo infatti a gestire un fenomeno che negli ultimi anni è cresciuto molto e che talvolta ci impone, anche in situazioni di emergenza, di trovare strutture per il collocamento di minori anche fuori dal territorio comunale, se non addirittura da quello provinciale e talvolta regionale. Reperire una struttura punto di riferimento per la zona socio sanitaria aretina è quindi fondamentale per l’assessorato alle politiche sociali del Comune e ringraziamo la Fraternita per la sensibilità e la collaborazione dimostrata. Daremo così una celere accoglienza ai minori stranieri non accompagnati ma anche un’opportunità abitativa transitoria per i ragazzi del territorio che necessitano di un temporaneo allontanamento dalla famiglia. Di questo servizio sarà titolare il Comune e la comunità del podere la Fonte, affidata ad educatori, sarà orientata a ricreare una dimensione familiare, attenta ai bisogni psicologici, affettivi ed evolutivi dei ragazzi accolti”.
Il progetto rientra nelle finalità istituzionali della Fraternita dei Laici che, come Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, partecipa al sistema regionale integrato degli interventi e dei servizi sociali e alla programmazione zonale di carattere sociale.
Ruolo che conferma il Magistrato Tina Chiarini: “la scelta che abbiamo fatto consente di valorizzazione un patrimonio e in questo caso specifico l’immobile ubicato nel Comune di Civitella in Val di Chiana, Podere La Fonte, che verrà sottoposto ad un adeguamento strutturale previsto dal progetto preliminare che abbiamo già approvato. Ottemperiamo così alle indicazioni del nostro Statuto che prevede tra le priorità interventi in strutture destinate ai minori e contribuiamo a far fronte ad una priorità sociale di accoglienza ma anche di offerta di prospettive per il futuro a minori in età particolarmente difficile come quella tra i 14 ed i 18 anni. La presenza di 10 ragazzi e la tipologia familiare individuata per la gestione evitano il rischio della grandi strutture istituzionalizzate che possono creare emarginazione. Questa è invece una piccola comunità dal volto umano in un luogo non isolato a meno di un chilometro da Civitella”.
La struttura è in buono stato e fa parte del patrimonio edilizio rurale del territorio aretino: l’intervento edilizio prevede il recupero dell’edificio principale e di parte del resede con una nuova distribuzione degli spazi interni: il resede sarà recuperato a spazi di verde attrezzato e a viabilità di servizio interna e l’annesso sarà destinato ad attività educative.