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Clima, l’appello dell’Aie

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LONDRA – Serve una rivoluzione energetica a bassa emissione di Co2 per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e limitare il riscaldamento globale a livelli accettabili. A sostenerlo è l'Agenzia internazionale dell'Energia (Aie) nel rapporto 'World Energy Outlook 2009' che è stato presentato a Londra e nel quale esorta i paesi ad ''investire massicciamente'', oltre 10.500 miliardi di dollari entro il 2030, in modo da evitare ''danni irreparabili al pianeta''. Infatti, senza un cambiamento nei consumi energetici, il rischio, secondo lo scenario più pessimistico dell'Agenzia, ''è quello di un innalzamento delle temperature fino a sei gradi''.

La crisi economica e finanziaria ha contribuito ad un calo dei consumi che, senza un cambiamento delle politiche dei governi, ''torneranno a crescere''. La domanda, infatti, secondo lo scenario, dovrebbe aumentare del 40% tra oggi e il 2030 raggiungendo 16,8 miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio. Inoltre 1,3 miliardi di persone resterebbero privi di elettricità nel 2030 contro 1,5 miliardi attualmente: ''un problema -sottolinea l'Aie- che potrebbe essere risolto spendendo 35 miliardi di dollari l'anno tra il 2008 e il 2030''.

Per l'Aie, l'essenziale dei 10.500 miliardi di dollari che andrebbero investiti per limitare il riscaldamento climatico a +2 gradi dovrebbero essere indirizzati nel settore dei trasporti e nell'edilizia.

Articlolo scritto da: Adnkronos/dpa