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Condannati a pulire il muro imbrattato

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Milano – Sorpresi ad imbrattare i muri di una scuola di via Baravalle a Milano, due giovani writer di 22 e 29 anni hanno scontato la pena, inflittagli da Giudice di Pace, imbiancando la parete imbrattata (nella foto), sotto lo sgquardo vigile del, vicesindaco e assessore alla sicurezza, Riccardo De Corato. Il tutto è stato filmato ed il video, presentato oggi a Palazzo Marino alla stampa, potrebbe essere usato come deterrente nelle scuole milanesi.

Il filmato contiene anche un intervento del sindaco di Milano Letizia Moratti in cui ringrazia "i giudici perché per la prima volta, su richiesta alle autorità competenti che hanno recepito le nostre istanze, dei writer hanno risarcito il danno ripulendo i muri sporcati". Il sindaco rivolge poi "un appello e un invito a questi ragazzi: il ddl sicurezza, varato il 2 luglio -ricorda- inasprisce le pene per reati compiuti su immobili pubblici e privati, introduce la procedibilità d'ufficio e prevede anche la reclusione. Dunque attenzione, perché il rischio è sempre più reale".

"Senza dimenticare -prosegue il sindaco- che il Comune ha speso in due anni 20 milioni di euro per ripulire gli imbrattamenti. E non si tratta di arte o di murales. Soldi che potevamo spendere per iniziative rivolte ai giovani. Ai quali, dunque, chiedo, di aiutarci a fare qualcosa di bello e positivo per la città''.

Al termine del filmato, il vicesindaco de Corato ha tenuto a precisare come il video "non sia certo una gogna mediatica, ma un mezzo per dissuadere altri writer dal reiterare questi comportamenti. Il Comune di Milano, attraverso questa iniziativa, non fa altro che proseguire con la linea di provvedimenti intrapresi finora per alzare il livello d'attenzione su questo problema, dissuadere gli imbrattatori seriali e occasionali, segnalare all'Autorità Giudiziaria i responsabili e ottenere importanti risultati anche nelle aule di Tribunale, come la ripulitura degli stabili sporcati''.

I due writer erano stati sorpresi il 20 luglio dello scorso anno in flagranza di reato dal Nucleo tutela decoro urbano della Polizia Locale e processati il 3 giugno di quest'anno dal Giudice di pace. In udienza il Comune di Milano si è costituito parte civile in qualità di persona offesa e gli imputati hanno chiesto di eseguire attività riparatorie. Il Giudice ha quindi prescritto agli imputati di ripulire il muro imbrattato al fine di ottenere successivamente una sentenza di estinzione del reato.

Il Comune ha anche ottenuto dai writer il pagamento dell'assistenza e supervisione di Amsa (circa 400 euro, comprensivo dei materiali utilizzati), il pagamento di 1.000 euro a titolo di risarcimento del danno, oltre al consenso per la ripresa delle operazioni di ripulitura da diffondere ai mezzi di informazione.

''Ricordo -ha proseguito il vicesindaco- che, grazie alle segnalazioni del Nucleo tutela decoro urbano della Polizia Municipale e delle Forze dell'ordine, sono attualmente in corso 7 processi per imbrattamenti commessi tra il 2007 e il 2008 su edifici cittadini. Il Comune andrà avanti su questa linea, costituendosi parte civile in ogni procedimento penale. Inoltre, nei primi 6 mesi dell'anno, sono già 57 le multe da 450 euro inflitte da Forze dell'ordine e Polizia locale''.

''Il ddl sicurezza -sottolineato De Corato- ha il merito di aver inasprito, in chiave preventiva, le pene per gli imbrattatori recependo proprio le indicazioni del Comune di Milano. A cominciare dalla cancellazione della querela di parte che non è più necessaria anche fuori dal centro storico, fino all'inasprimento delle pene, che non sarà più una risibile multa da 103 euro, ma potrà arrivare a 1.000 euro e alla reclusione fino a sei mesi. E per chi imbratta beni immobili di interesse storico-artistico -ha concluso De Corato- la riforma prevede che la reclusione arrivi fino a un anno e si sommi a una multa fino a 3000 euro''.

Alla proiezione del filmato erano presenti anche l'avvocato comunale Maria Rosa Sala, che ha seguito tutte le fasi del procedimento penale la cui sentenza definitiva è attesa il 16 luglio, il Comandante della Polizia Locale, Emiliano Bezzon, il vice Comandante, Tullio Mastrangelo, e il commissario capo del reparto Radiomobile, Roberto Fazzini.

Articlolo scritto da: Adnkronos