Home Attualità Consiglio Comunale: Mozioni e atti di indirizzo

Consiglio Comunale: Mozioni e atti di indirizzo

0

Molti gli atti di indirizzo e le mozioni all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Il primo di Cristiano Rossi, approvato con 27 voti favorevoli, è partito dal quarto rapporto sulla povertà di Caritas e Provincia chiedendo a Sindaco e Giunta di “caratterizzare come priorità assoluta, nelle variazioni al bilancio 2009, approvato nel dicembre scorso, le politiche sociali e abitative, individuando settori di secondaria priorità su cui intervenire per una necessaria redistribuzione delle risorse, e di relazionare, entro trenta giorni dalla data di adozione del presente atto, sulle azioni intraprese e sugli esiti delle stesse”.
Rossi ha chiesto altresì all’assessorato alle politiche sociali, entro tre mesi dalla data di adozione del presente atto, di predisporre un piano di informazione sui servizi sociali rivolti al cittadino, che preveda la co-progettazione con le circoscrizioni e i soggetti del privato sociale, e di rendicontare sulla razionalizzazione di pratiche e procedure offerta dallo Sportello Unico a favore del cittadino. Di inserire inoltre, nella programmazione 2009, la realizzazione di presidi sociali o comunque punti di servizio o di segretariato sociale, a Palazzo del Pero, Quarata e La Marchionna, di un albo permanente delle collaboratrici familiari e di corsi periodici di formazione per le stesse. Particolare attenzione viene data alle forme di sostegno alla famiglia come il microcredito, una modalità di prestito per chi si trova in situazione di difficoltà.
Il secondo di Marco Tulli, nel trentennale della legge “Basaglia”, un provvedimento che ha assunto un particolare significato per la storia della nostra città, ha inteso sensibilizzare Consiglio, Giunta e Sindaco su una serie di iniziative adeguate a celebrarne l’anniversario: “collocare, in corrispondenza degli edifici dell’area dell’ex ospedale psichiatrico già adibiti a reparti di degenza, in accordo con Provincia, ASL e Università di Siena, un’adeguata cartellonistica con storia e documentazione fotografica che richiami la precedente funzione. Reperire una serie di locali all’interno sempre dell’ex O.P. per la creazione di uno spazio multimediale sull’esperienza di Arezzo, con video, immagini, interviste a ciclo continuo, quale luogo di memoria e di riflessione permanente. Favorire e sostenere, insieme a Provincia e Università, tutti gli attori sociali che sul territorio s’impegnano a elaborare, indicare e definire strategie di sensibilizzazione rispetto ai nuovi significati di marginalità sociale; recuperare suppellettili, arredi, documenti e strumenti di uso quotidiano nel manicomio per destinarli a una futura ipotesi di museo; creare un archivio della ‘nuova psichiatria’, non solo aretina, a uso di studenti e studiosi; creare un collegamento stabile con l’Università, collocata nell’ex O.P., per favorire l’utilizzo dell’archivio delle cartelle cliniche per tesi o studi”. Venti i voti favorevoli per questo atto di indirizzo.
Sempre Marco Tulli ha chiesto a Sindaco e Giunta di decretare uno stop alla costruzione di centri commerciali all’interno delle mura cittadine per almeno dieci anni e incentivare invece, attraverso appositi corsi di formazione e la riduzione appropriata delle imposte comunali, le arti e i mestieri caratteristici del territorio e l’apertura di botteghe artigiane. Di sostenere inoltre tutti quei tentativi volti alla riduzione della filiera che tendono a mettere in relazione diretta il produttore con il consumatore; studiare la possibilità di realizzare un “mercato a Km 0” permanentemente costituito da piccoli produttori locali e l’apertura di botteghe alimentari anch’esse gestite direttamente da questi soggetti.