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Crisi, bozza summit Ue: riportare deficit al di sotto del 3%

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BRUXELLES – Gli stati membri dell'Ue dovranno riportare i propri conti pubblici entro gli obiettivi di medio termine, dunque al di sotto del 3%, verso il pareggio. E' quanto si legge nella bozza delle conclusioni del summit Ue che si terrà la prossima settimana a Bruxelles, e che Aki-ADNKRONOS International è in grado di anticipare.

"Gli stati membri – è scritto nel testo – devono ritornare al più presto ai loro obiettivi di medio termine, in linea con la propria ripresa economica e in conformità con il Patto di Stabilità e crescita, e dunque riportando al più presto i deficit a posizioni coerenti con finanze pubbliche sostenibili".

Inoltre, "non si deve risparmiare alcuno sforzo per stimolare l'occupazione e per limitare perdite di posti di lavoro e l'impatto sociale negativo". La bozza ricorda il summit sull'occupazione che si terrà in maggio e "che valuterà la situazione sulla base di uno scambio di punti di vista su quanto le misure di ripresa assunte dagli stati membri sono riuscite a sostenere l'occupazione, e che potrà concordare ulteriori misure se necessario".

Il Consiglio Europeo esprime poi "fiducia sulle prospettive a medio e lungo termine dell'economia Ue". "Lavorando in modo coordinato – si legge nel testo – all'interno del quadro del mercato unico e dell'Unione Monetaria, l'Ue supererà la crisi".

Nella bozza del summit di Bruxelles si afferma inoltre che "sono stati compiuti buoni progressi nell'attuazione del Piano di ripresa economica adottato lo scorso dicembre". In effetti, "sebbene ci vorrà tempo perché gli effetti positivi possano diffondersi nell'economia, le dimensioni dello sforzo fiscale (circa il 3,3% del pil o più di 400 miliardi di euro) genereranno nuovi investimenti, rilanceranno la domanda e creeranno posti di lavoro".

In questo senso, avverte il testo, "mantenere lo slancio di questa opera sarà un complemento essenziale al ripristino del funzionamento dei mercati del credito e facilitare il flusso di prestito all'economia reale".

"Ulteriori sforzi", sono anche necessari sul fronte della regolamentazione dei mercati finanziari. "Le dimensioni e le cause all'origine – è scritto nel testo – dell'attuale crisi finanziaria ed economica dimostrano la necessità di disegnare la gestione globale macroeconomica, e il quadro regolatorio per i mercati finanziari. Le regole prudenziali, le disposizioni per la gestione delle crisi e il quadro di supervisione devono essere rafforzati".

"In questo contesto – si legge ancora nella bozza – il Consiglio Europeo esorta il Consiglio (dei ministri Ue) e il Parlamento Europeo a raggiungere rapidamente un accordo sulle azioni legislative relative alle agenzie di rating, la solvibilità degli assicuratori, i requisiti di capitale per le banche e i pagamenti transfrontalieri, in modo da consentirne l'adozione prima che il Parlamento sia sciolto" in vista delle elezioni europee di giugno.