Home Attualità Denunce dei medici: CNA World si unisce al coro dei contrari

Denunce dei medici: CNA World si unisce al coro dei contrari

0
Denunce dei medici: CNA World si unisce al coro dei contrari

Netta contrarietà di CNA World Arezzo alla possibile denuncia dell’immigrato irregolare che si rivolge al servizio sanitario. Il coro delle proteste si allarga e coinvolge anche lo sportello di CNA dedicato imprenditori e cittadini stranieri.
“Il rischio di segnalazione o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria – sostiene CNA World – creerebbe nell’immigrato privo di permesso e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza che ostacolerebbe l’accesso alle strutture sanitarie. Un simile provvedimento vanificherebbe i successi ad oggi registrati nella tutela sanitaria degli stranieri testimoniato, ad esempio, dalla riduzione dei tassi di Aids, dalla stabilizzazione di quelli relativi alla tubercolosi, dalla riduzione dei casi negativi legati alle cure materno infantili (basso peso alla nascita, mortalità perinatale e neonatale …). E tutto questo con evidente effetto sul contenimento dei costi, in quanto l’utilizzo tempestivo e appropriato dei servizi (quando non sia impedito da problemi di accessibilità) si dimostra non solo più efficace, ma anche più “efficiente” in termini di economia sanitaria”.
CNA World si dichiara convinta che la modificazione dell’attuale norma sia destinata a portare con sé una serie di conseguenze negative. E cita le principali: spingerà verso l'invisibilità una fetta di popolazione straniera che in tal modo sfuggirà ad ogni tutela sanitaria; incentiverà la diffusione di percorsi sanitari ed organizzazioni sanitarie “parallele”, al di fuori dei sistemi di controllo e di verifica della sanità pubblica (gravidanze non tutelate, rischio di aborti clandestini, minori non assistiti, …); creerà condizioni di salute particolarmente gravi poiché gli stranieri non accederanno ai servizi se non in situazioni di urgenza indifferibile; avrà ripercussioni sulla salute collettiva con il rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili, a causa dei ritardi negli interventi e della probabile irreperibilità dei destinatari di interventi di prevenzione. E infine produrrà un significativo aumento dei costi, in quanto comunque le prestazioni di pronto soccorso dovranno essere garantite e, in ragione dei mancati interventi precedenti di terapia e di profilassi, le condizioni di arrivo presso tali strutture saranno verosimilmente più gravi e necessiteranno di interventi più complessi e prolungati.