Home Attualità Dopo 72 anni e oltre 15mila puntate chiude ‘Sentieri’

Dopo 72 anni e oltre 15mila puntate chiude ‘Sentieri’

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LOS ANGELES – Dopo 72 anni di onorata carriera chiude, 'Guiding light', sottotitolo 'Life Happens Here' (http://www.guidinglight.net/), la decana delle 'soap opera' mondiali, conosciuta da noi con il titolo 'Sentieri'. Nata nel 1937 per la radio e trasmessa dalla Nbc, passò sul piccolo schermo nel 1952. In Italia è approdata negli '90 nei pomeriggi di 'Rete4' ed era subito divenuta un appuntamento fisso per milioni di telespettatrici.

Nonostante innumerevoli fans nel mondo, questo serial di culto – che originariamente narrava le vicende della piccola comunità di Five Points, un sobborgo immaginario nei pressi di Chicago ed oggi le vicende di tre famiglie che vivono a Springfield, una cittadina del Mid-West inventata dagli autori – 'GL' chiude i battenti dopo 15mila e 700 puntate sotto la pressione e la concorrenza dei quiz, serial moderni, dei talk-show e, soprattutto, dei reality che hanno eroso inesorabilmente la sua nicchia d'ascolto rendendo il prodotto non più competitivo. Negli Usa sarà sostituita da una nuova versione 'Let's make a deal', l'equivalente della 'Ruota della fortuna'.

L'ultimo episodio della 'soap', che ha visto gli esordi di attori come Kevin Bacon e Calista Flockart, si è concluso mestamente con una dissolvenza in nero ed una breve nota che annunciava la fine della serie. In Italia la serie, grazie agli episodi arretrati, potrebbe durare si potrà vedere ancora la storica sigla italiana, con 'This is the time' di Billy Joel, fino al 2013, ma, come sta accadendo in tutto il mondo, i fans si appellano alla produzione affinché quest'avventura televisiva, durata oltre settant'anni, non si fermi qui. Sul blog italiano dei 'Sentieri'-dipendenti (http://www.sentierionline.net/), anche appelli video registrati dai doppiatori che salutano i fans e chiedono, con le voci dei loro eroi, che la soap non venga chiusa decretando la fine di uno dei caposaldi più popolari del piccolo schermo.

Articlolo scritto da: Ign