NUOVA DELHI – Una ragazza indiana di 19 anni e il suo innamorato hanno ucciso sette parenti di lei, convinti che la famiglia non avrebbe mai accettato il loro amore. La tragedia è avvenuta nello stato settentrionale indiano di Haryana dove la tradizione vieta i matrimoni all'interno dello stesso clan, come era il caso dei due ragazzi.

I due giovani, riferisce oggi la rete televisiva Ndtv, sono stati arrestati ieri nel villaggio di Rohtak. Martedì erano stati rinvenuti sette corpi nella casa della ragazza: si trattava dei genitori, una nonna, un fratello e tre cugini. Tutti recavano segni di stangolamento. Secondo la polizia, riferisce l'agenzia stampa Pti, il ragazzo aveva procurato del veleno alla ragazza che lo aveva somministrato ai familiari mescolato nel cibo. Quando questi hanno perso i sensi, la giovane ha chiamato il fidanzato e insieme hanno strangolato le loro vittime.

I consigli del villaggio nelle aree rurali dello stato di Haryana si oppongono fermamente ai matrimoni all'interno dello stesso clan e in diversi casi queste relazioni sono sfociate in omicidi per proteggere l'onore della famiglia.

Articlolo scritto da: Adnkronos