Home Cultura e Eventi Cultura Electronic Town Meeting per i giovani sul tema della legalità

Electronic Town Meeting per i giovani sul tema della legalità

0

AREZZO – La Regione Toscana organizza venerdì 18 dicembre, nell’ambito delle iniziative della Festa della Legalità, un evento di partecipazione con la tecnica dell’Electronic Town Meeting, rivolto a un gruppo di duecentocinquanta giovani toscani sui temi della legalità e della sicurezza. Caratterizza la giornata soprattutto il sistema usato per mettere in rete i ragazzi: il meeting si svolge infatti contemporaneamente in più città ma è come se fosse in una sede sola. 150 giovani a Firenze e altri 100 ospitati ad Abbadia San Salvatore, Arezzo, Capannori e Massa, di età compresa fra i 17 e i 24 anni con particolare attenzione agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, sono infatti collegati in questa speciale videoconferenza alla quale partecipano alcuni protagonisti delle attività di volontariato nelle terre confiscate dai beni della mafia, gestite dalle associazioni ARCI, Libera e Cieli Aperti.
Come funziona questa versione toscana dell’Electronic Town Meeting? “Intanto – ha dichiarato Francesco Tavanti referente aretino del progetto per la Regione Toscana – si tratta di uno strumento di democrazia deliberativa nato in ambito anglosassone. Consente a un gruppo allargato di persone di partecipare a una discussione generalmente con un proposito politico, amministrativo o legislativo. Il nostro mira a generare meccanismi di apprendimento reciproco fra i ragazzi: è basato sulla discussione per piccoli gruppi e sull’uso di alcuni strumenti della tecnologia, telecomandi per il tele-voto e pc portatili, per consentire all’intera sala di conoscere quasi in tempo reale l’opinione espressa da tutti i partecipanti. I contenuti condivisi sono fissati in due modi: attraverso gli appunti relativi ai risultati di ogni singola discussione, che ai tavoli vengono immessi nel pc portatile e inviati a un server centrale; attraverso il tele-voto individuale e anonimo, che consente di poter esprimere liberamente le proprie preferenze su un problema o una proposta. I piccoli gruppi sono riuniti attorno a tavoli rotondi ai quali siede un facilitatore che ha il compito di sorvegliare la discussione e garantire che si svolga in maniera fluida e democratica. Su ogni tavolo è presente un pc portatile, collegato con un server centrale, su cui trascrivere i commenti dei partecipanti durante ogni discussione”.
Dopo di che le osservazioni immesse nei pc vengono inviate, attraverso una rete wireless, alla Theme Team (la squadra dei temi), un gruppo di persone che hanno il compito di leggere i commenti pervenuti dai tavoli, allo scopo di evidenziare i temi comuni, le intuizioni più stimolanti e le opinioni minoritarie e infine di condensarli in un testo sintetico. Le sintesi prodotte dalla Theme Team vengono presentate all’attenzione di tutta l’assemblea, accompagnate dalle citazioni dirette dei partecipanti. Questo materiale è la base per la formulazione di domande o proposte da sottoporre all’attenzione del pubblico e sulle quali i partecipanti possono esprimersi individualmente votando in tempo reale con dei telecomandi.
“La Regione Toscana – ha sottolineato l’assessore alla partecipazione del Comune di Arezzo Aurora Rossi – a partire dal 2006, ha sperimentato la tecnica del town meeting su diversi temi: la costruzione della legge sulla partecipazione, la sanità, il testamento biologico e il town meeting europeo che ha coinvolto giovani di Italia, Francia e Spagna sui temi del cambiamento climatico e dell’immigrazione. Il programma della giornata prevede dalle 10 alle 16,30 l’analisi dei temi così scanditi: il primo è la ‘sicurezza urbana’, suddiviso in percezione del problema; ruolo delle istituzioni e dei cittadini; sicurezza urbana e immigrazione. Il secondo è ‘le violenze sulle donne’, suddiviso in percezione del problema; donne immigrate: diritti della persona e culture di origine; informazione, educazione e prevenzione. Il terzo riguarda le ‘infiltrazioni mafiose’ ed è suddiviso in percezione del problema; informazione; educazione alla legalità”.
Immediatamente dopo questa prima fase, dalle 17 alle 18,30 i contenuti elaborati dai ragazzi saranno presentati a esperti e rappresentanti delle istituzioni che interverranno da Firenze e che saranno tenuti a rispondere alle istanze presentate nel corso della discussione.