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Emergenza rabbia nel Triveneto

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Emergenza rabbia nel Triveneto

ROMA – In merito a notizie diffuse da organi di informazione il 28 dicembre 2009 sull’ emergenza rabbia nel Triveneto, il Ministero della Salute informa che le misure di emergenza messe in atto discendono da indirizzi sanciti a livello comunitario e concertati dalle Autorità sanitarie veterinarie regionali con la collaborazione del Centro di referenza nazionale presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, misure che hanno trovato il consenso della Commissione Europea.
Il Ministero della Salute ha pertanto sviluppato azioni doverose di tutela della salute pubblica dei cittadini e degli animali presenti sul territorio: è stata infatti emanata un’Ordinanza che ha disposto l’obbligo di vaccinazione antirabbica dei cani e di altri animali da compagnia sensibili al seguito di persone che si recano nelle zone interessate, nonché dei cani di proprietà e degli animali domestici sensibili condotti al pascolo nelle zone interessate. E’ stato predisposto, in corso di attuazione, un piano di vaccinazione orale delle volpi. Sono stati emanati altri provvedimenti che rispettano le esigenze fisiologiche ed etologiche dei cani, consentendo la loro circolazione nelle aree urbane, anche se non vaccinati.
Il Sottosegretario Francesca Martini ha precisato “abbiamo subito assunto le misure sanitarie di emergenza fondamentali per tutelare la salute pubblica. Qualsiasi illazione sull’operato risulta faziosa e priva di fondamento. Con rammarico evidenzio che alcuni amministratori pubblici, forse in cerca di qualche manciata di voti, parlano in assenza di conoscenze tecniche di medicina veterinaria talvolta rasentando l’irresponsabilità dal momento che la rabbia è una patologia grave che può provocare anche la morte e che si ripresenta nelle nostre zone dopo ben 18 anni. E’ pertanto necessario eradicare qualsiasi rischio per la popolazione e per gli animali”.