Home Cronaca Estetista strangolata a Bologna: un amico confessa il delitto

Estetista strangolata a Bologna: un amico confessa il delitto

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BOLOGNA – Roberto Cavalli, milanese di 44 anni ha confessato di aver ucciso Marina Gaido, estetista di 44 anni bolognese. I due erano amici da vent'anni ma non avevano nessuna relazione sentimentale. Ancora da chiarire il movente. Cavalli è stato fermato dalla Squadra Mobile di Bologna con l'accusa di omicidio volontario. La donna è stata trovata morta strangolata ieri pomeriggio in casa. Quando i Vigili del Fuoco hanno aperto la porta dell'appartamento era riversa su un fianco, nuda vicino al bidè con la faccia bagnata e aveva alcune ecchimosi sul collo. L'autospia ha accertato che la donna è morta per asfissia.

Secondo la confessione i due stavano scherzando quando la Gaido avrebbe dato una manata sul gluteo a Cavalli, lui allora l'avrebbe stretta in maniera brutale intorno alla pancia. Ci sarebbe stato uno scambio di battute e poi Cavalli ha detto di averla spinta sul letto, di averle cinto con la mani il collo e di non essersi più reso conto di nulla. Cavalli potrebbe essere stato colto da un raptus o potrebbero esserci altri motivi dietro l'omicidio.

''Dobbiamo ancora capire il movente – ha detto all'ADNKRONOS il capo della Squadra Mobile di Bologna, Fabio Bernardi – I due avevano anche rapporti economici. Marina Gaido aveva infatti affidato a Cavalli 10mila euro per un investimento di cui potrebbe aver chiesto la restituzione. L'uomo era un promotore finanziario in proprio e andava spesso al casinò. Forse era in difficoltà economica. Oppure può essersi trattato di un raptus improvviso''. Quanto al fatto che la donna sia stata trovata nuda in bagno, il capo della Squadra Mobile di Bologna ha aggiunto: ''Potrebbe averla spogliata o per simulare un delitto a sfondo sessuale o per tentare di farla riprendere''.

Marina Gaido lavorava come estetista in casa. E' stata proprio una delle clienti con cui aveva anche un rapporto di amicizia a chiamare la Polizia ieri verso le 14, dopo aver suonato più volte al portone della vittima e averla chiamata al cellulare. La donna aveva un appuntamento con la Gaido e le era sembrato strano, conoscendo la sua precisione, che non fosse in casa. Sul posto è arrivata una volante della Questura di Bologna.

Quando gli agenti sono entrati nel palazzo, salendo le scale hanno incontrato un uomo che stava scendendo a passo veloce: Roberto Cavalli. La donna lo ha riconosciuto come un amico della vittima e gli agenti lo hanno immediatamente bloccato. Cavalli ha detto di essere stato a casa della sua amica e di aver dimenticato il cellulare. Ma nel suo racconto sono emerse una serie di contraddizioni che hanno spinto gli agenti a interrogarlo davanti all'autorità giudiziaria. Fino alla confessione arrivata questa notte.

Articlolo scritto da: Adnkronos