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Famiglie italiane più tecnologiche ma il Sud resta indietro

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Famiglie italiane più tecnologiche ma il Sud resta indietro

ROMA – Più linee Adsl, decoder, accessi a Internet e pc nelle famiglie italiane. Secondo le rilevazioni dell'Istat, rispetto al 2008 cresce la quota di famiglie che possiede il personal computer, passando dal 50,1% al 54,3%, così come la percentuale di quelle che ha accesso ad Internet (dal 42% al 47,3%).
igliora anche la qualità della connessione usata per accedere alla rete da casa: diminuisce drasticamente, infatti, la quota di connessioni a banda stretta (tramite linea telefonica tradizionale o linea telefonica Isdn), che passa dal 9,1% al 6,6%, e aumenta invece la quota di famiglie con connessione a banda larga (linea telefonica Adsl o altro tipo di connessione a banda larga), aumentata dal 27,6% al 34,5%.
Aumenta inoltre il numero di coloro che possiedono un lettore DVD(dal 59,7% al 63,3%) a discapito del videoregistratore (dal 58,1% al 55,7%). Tra le famiglie si osserva inoltre un forte divario tecnologico da ricondurre a fattori di tipo generazionale, culturale ed economico.
Ma le famiglie costituite da sole persone di 65 anni e più continuano ad essere escluse dal possesso di beni tecnologici: appena il 7,7% di esse possiede il personal computer e soltanto il 5,9% ha l'accesso ad Internet. Inoltre, in queste famiglie è più limitato il possesso delle nuove tecnologie collegate alla tv, come l'antenna parabolica (15,1%).
L'unico bene diffuso (a parte il tv color) è il cellulare (64,7%), il cui possesso è comunque molto inferiore alla media nazionale (90,7%). All'estremo opposto si collocano le famiglie con almeno un minorenne, che possiedono il personal computer e l'accesso ad Internet rispettivamente nel 79% e nel 68,1% dei casi.
Sono queste famiglie ad avere il più alto tasso di possesso di connessione a banda larga (51,6%) e di telefono cellulare (99,8%), che ha raggiunto e superato i livelli di diffusione della televisione. Molto diffusi sono anche il lettore DVD (87,1%), il videoregistratore (70,9%), la videocamera (50,9%) e la consolle per videogiochi (46,1%).
A livello territoriale, sono le famiglie del Centro e del Nord a possedere le quote più elevate di beni tecnologici. Il personal computer, ad esempio, è diffuso in uguale misura nel Centro e nel Nord (oltre il 55%) e meno nel Sud (49,7%). Inoltre, nel Centro-Nord si riscontra la quota più alta di famiglie che possiede l'accesso ad Internet (oltre il 48%) e la connessione a banda larga (circa il 36%), mentre nel Sud e nelle Isole le quote scendono rispettivamente al 42,3% e al 29% circa.
Nel confronto internazionale, emerge il ritardo dell'Italia. Considerando la percentuale di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiede un accesso ad Internet da casa, l'Italia è rimasta indietro rispetto a molti dei paesi della Comunità europea, risultando al ventunesimo posto, con un tasso di penetrazione del 53% rispetto alla media europea del 65%.
Vicini all'Italia troviamo paesi come Cipro (53%) e Repubblica Ceca (54%), mentre Olanda, Svezia, Lussemburgo e Danimarca registrano un tasso di penetrazione che supera l'83%. Valori vicini a quello dell'Italia si riscontrano per la Slovacchia (42%), la Grecia (33%), la Bulgaria (26%) e la Romania (24%), mentre Olanda, Danimarca e Svezia registrano un tasso di penetrazione più che doppio.
Rispetto al 2008 si evidenzia un incremento dell'accesso ad Internet per tutti i paesi europei. I paesi che hanno investito maggiormente sull'accesso ad Internet mediante banda larga sono stati la Romania e la Grecia, dove si evidenziano incrementi relativi rispettivamente del 33% e del 46%, mentre in Italia si registra un incremento relativo del 20%.

Articlolo scritto da: Adnkronos