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Fao, primo discorso della moglie di Ahmadinejad

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ROMA – Ha scelto Roma, il vertice delle 'first ladies' dei Paesi non allineati che precede di un giorno quello della sicurezza alimentare della Fao la moglie di Mahmoud Ahmadinejad, Azam al Sadat Farahi per pronunciare il suo primo discorso pubblico da quando il marito è comparso sulla scena politica del suo Paese, prima come sindaco di Teheran, poi come presidente.

La signora è rimasta al suo posto, parlando di fronte alle altre 12 mogli di presidenti o capi di governo presenti in sala, inclusa la signora Suzanne Mubarak, che presiede i lavori, e al direttore generale della Fao Jacques Diouf, la signora Farahi ha ringraziato prima di tutto la moglie del presidente dell'Egitto, un Paese con cui Teheran non ha rapporti, per avere organizzato l'incontro di oggi che si propone "come fine quello di coinvolgere in modo efficace le first ladies dei Paesi non allineati nella lotta contro la povertà alimentare".

"Oggi abbiamo bisogno di un nuovo modello di consumo. Dobbiamo promuovere il modello di consumo basato sui bisogni cosi' come lo spirito di collaborazione, beneficienza e generosita'" ha dichiarato la signora Farahi, portando l'esperienza iraniana dove, ha aggiunto "l'ispirazione religiosa ha effettivamente aumentato la sicurezza alimentare della famiglia".

La signora Ahmadinejad ha concluso il suo discorso deplorando quello che ha definito "un chiaro esempio di insicurezza alimentare e medica" che è quello degli abitanti della Striscia di Gaza, "gente innocente costretta a subire le conseguenze del blocco che va contro tutte le regole e le leggi internazionali". "Ci aspettiamo di vedere una fine immediata di questa enorme oppressione. Chiedo alla signora Mubarak di seguire questa questione e dare voce del nostro incontro e delle donne e dei bambini oppressi di Gaza in tutto il mondo". Finora la signora Farahi, una laurea in ingegneria, tre figli e posizioni molto conservatrici, si era limitata, di rado, ad accompagnare il marito senza mai intervenire.

Articlolo scritto da: Adnkronos