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Febbre suina, morte di Napoli solo indirettamente legata al virus

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Febbre suina, morte di Napoli solo indirettamente legata al virus

NAPOLI – Il primo decesso in Italia di un paziente che ha contratto l'infezione da H1N1 "è da imputare solo indirettamente" al virus della nuova influenza A. Lo sottolinea il ministero del Welfare in una nota, a proposito dell'uomo di 51 anni morto questa notte all'Ospedale Cotugno di Napoli. "Il paziente presentava da tempo gravi condizioni di base, con cardiopatia dilatativa e diabete grave, recentemente complicate da insufficienza renale. Nel corso del ricovero l'uomo ha sviluppato inoltre una sepsi da stafilococco, infezione già di per sé molto grave. Il decesso – afferma il ministero – è quindi da imputare solo indirettamente all'infezione da influenza A H1N1, in quanto in pazienti gravemente compromessi qualsiasi altra malattia febbrile favorisce tali esiti", aggiunge. L'Unità di crisi del ministero ha allo studio delle "misure specifiche da implementare su tutto il territorio nazionale per il riconoscimento precoce e la gestione ottimale di queste rare forme gravi dell'influenza A H1N1".

Sulla stessa linea il direttore sanitario della struttura campana, Cosimo Maiorino. La morte del paziente napoletano riferisce, nell'ultimo bollettino diffuso non è dovuta ad una maggiore aggressività del virus dell'influenza A/H1N1, "ma allo stato di debilitazione preesistente del paziente, legato alle importanti patologie di cui era affetto". Al Cotugno, inoltre, dei "casi in corso di accertamento – dice ancora Maiorino – solo uno è risultato positivo al test per il virus A/H1N1, e le sue condizioni cliniche non destano preoccupazioni".

Notizie positive invece dall'ospedale San Gerardo di Monza, dove è ricoverato il 24enne di Parma. Il giovane, spiega Roberto Fumagalli, primario di anestesia e rianimazione dell'azienda ospedaliera brianzola "si trova in condizioni gravissime per ragioni" ormai "diverse" dal virus dalla nuova influenza A. La conferma definitiva che il paziente ha sconfitto il virus H1N1 "non è ancora arrivata". E' attesa a breve, anche se "non sappiamo ancora quando. Ma tengo a precisare che, da un punto di vista clinico, questo elemento non è rilevante".

"Il paziente ha presentato lievi segni di miglioramento della funzione respiratoria", si legge nel bollettino diffuso dai medici. ?Ciò che determina tali condizioni, sempre critiche – ribadisce Fumagalli – sono le lesioni iniziali riportate dal paziente e la sovrainfezione batterica polmonare". Un'infezione, quest'ultima, che "risulta apparentemente sotto controllo", conferma il medico ricordando che il ragazzo vive grazie al sostegno della macchina 'salva-polmoni' Ecmo e al supporto della dialisi. "Non sappiamo assolutamente quando sarà possibile sciogliere la prognosi", conclude lo specialista.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign