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Febbre suina, Oms: ‘Il virus non è mutato’

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Febbre suina, Oms: ‘Il virus non è mutato’

ROMA – "Il virus pandemico continua ad essere predominante rispetto ai virus dell'influenza stagionale circolanti, sia nell'emisfero Sud che in quello Nord". Lo precisa l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo ultimo bollettino, sottolineando che al momento il virus non è mutato. "Tutti i campioni di H1N1 analizzati al momento – scrive l'Oms – si sono rivelati antigenicamente e geneticamente simili" al campione di riferimento. Dunque non si è ancora verificata la temuta mutazione in un patogeno più virulento.

Intanto, continua a salire il bilancio dei decessi legati alla nuova influenza A/H1N1. Sono "almeno 2.837", secondo il bilancio diffuso oggi dall'Oms. Circa 600 in più, dunque, rispetto alla scorsa settimana, mentre i casi confermati sono oltre 254.206 in tutto il pianeta. Il continente americano resta la regione più colpita, con 116.046 casi in tutto (2.234 fatali), ma i dati sul numero di infezioni sono sottostimati, dal momento che ai Paesi non è più richiesto di testare e registrare ogni singolo caso di nuova influenza, precisa l'Oms.

Non solo. Secondo gli esperti il picco di epidemia è ormai passato in diverse regioni dell'emisfero meridionale (Cile, Argentina, Australia e Nuova Zelanda), ma un'attività piuttosto sostenuta del virus si registra ancora in Sud Africa e nelle aree occidentali del continente australiano. In Giappone l'attività del virus dell'influenza H1N1 è in crescita, in Canada e Usa resta in generale bassa, mentre in Europa c'è una situazione particolare: benché sia registrata un'attività piuttosto bassa del virus pandemico, in alcuni Paesi questa risulta più diffusa (Austria) e in altri c'è un trend di malattie respiratorie in aumento (Olanda e Romania).

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute